Malta, caratteristiche e tipologie del materiale

La malta è un conglomerato, ovvero un impasto composto da inerte, legante a cui vanno aggiunte quantità variabili di acqua. Si tratta di un materiale comunemente impiegato nell’edilizia per la realizzazione di murature portanti e non portanti, interne ed esterne; per l’intonaco, rustico e civile, sia interno che esterno; per i sottofondi ovvero per la posa in opera di pavimenti e rivestimenti.

Malta: dalle componenti alle tipologie 

La malta è costituita da una miscela composta da un legante (cemento e/o calce), acqua, inerti fini come la sabbia ed additivi.

I componenti sono miscelati in proporzioni tali da garantire la lavorabilità. La sabbia utilizzata come inerte proviene da depositi sedimentari o da frantumazione di rocce. Deve essere priva di sostanze dannose e rispettare particolari granulometrie.

L’acqua deve essere pura, limpida, dolce e priva di sostanze nocive. Anche la sua temperatura è importante, perché quella alta accelera il fenomeno di presa, mentre quella bassa lo rallenta. Nell’impasto è importante usarne il meno possibile, per evitare di avere una minore resistenza a trazione e compressione quando la malta sarà secca.

Le malte idrauliche, come la pozzolanica ed il cosiddetto cocciopesto, erano note sin dall’antichità, ai tempi dei Fenici. Da questi ultimi, i Romani le perfezionarono per utilizzarle in particolare per costruire ed impermeabilizzare strutture come gli acquedotti e le cisterne.

Tra i leganti comunemente utilizzati vi sono:

  • cemento
  • calce idraulica naturale in polvere
  • calce eminentemente idraulica naturale o artificiale in polvere
  • calce idraulica artificiale pozzolanica in polvere
  • calce idraulica artificiale siderurgica in polvere
  • calce pozzolanica
  • calce aerea
  • calce idrata

La malta è un materiale avente specifiche caratteristiche e tipologie, nonché diversi impieghi in edilizia, quali:

  • composizione degli intonaci
  • incollare materiali (allettamento)
  • realizzare sottofondi di pavimenti

Alle malte tradizionali si sono aggiunte le malte speciali in cui al composto base vengono incorporati prodotti di diversa natura allo scopo di conferire alla malta particolari requisiti per impieghi specializzati.

Le varie tipologie di malta

Come anticipato, esistono varie tipologie di malta edilizia. Scopriamole insieme.

Malta inerte

Gli inerti impiegati nelle malte hanno lo scopo di frenare il fenomeno del ritiro (dovuto alla presenza del legante) e riducono la possibilità della formazione di crepe. L’inerte costituisce lo scheletro portante della malta, occupando circa il 65-70 % del volume complessivo.

Gli inerti sono essenzialmente sabbia di vario tipo, ghiaia, pietrisco, ma quello maggiormente utilizzato è la sabbia di fiume.

La provenienza dell’inerte può essere naturale o artificiale. La purezza si misura in base alla quantità di sali e/o di elementi chimicamente alterabili come i calcari teneri che l’inerte contiene.

Malta legante

Serve a trasferire alla malta le sue caratteristiche di presa e quindi determinerà la resistenza della stessa.

I leganti utilizzati sono i seguenti: gesso, calce aerea, calce idraulica, agglomerante cementizio, calce o agglomerante cementizio plastico, cemento.

La malta prende il nome del legante presente nell’impasto. Così si avrà:

  • Malta di gesso, conosciuta comunemente con il nome di “scagliola”.

 

  • Malta di calce aerea, chiamata in questo modo se viene utilizzata la calce aerea viva, ovvero quella che si ottiene dalla cottura a 900°C; quando la calce viva invece è stemperata, ovvero sottoposta ad un processo di spegnimento attraverso l’acqua si ottiene la calce aerea spenta meglio nota con il nome di calce idrata (grassello di calce) da cui deriva la malta di calce idrata.

 

  • Malta di calce idraulica, può essere naturale o artificiale. La calce idraulica naturale si ottiene attraverso la cottura di pietre calcaree contenenti una certa quantità di argilla. La calce idraulica artificiale altro non è che del cemento liquido diluito.

 

  • Malta cementizia. Il componente fondamentale del cemento è il clinker, un prodotto della cottura di materiali naturali quali calcari, marne, argille. Esso combinato con altri componenti dà vita al cemento, da cui, cemento portland, pozzolanico, d’alto forno, alluminoso e di conseguenza malte diverse a seconda del cemento impiegato.

 

  • Malta con agglomerati cementizi. Quest’ultimi presentano resistenze fisiche inferiori e requisiti chimici diversi dai cementi normali. Possono essere a lenta presa o a rapida presa.

 

  • Malta con agglomerati cementizi plastici. L’agglomerato cementizio plastico è ottenuto attraverso l’aggiunta di opportuni additivi che lo rendono particolarmente plastico. Di conseguenza anche la malta sarà plastica.

 

Gli impieghi della malta nelle costruzioni

La malta presenta diverse caratteristiche, quali plasticità, adesività, lavorabilità, porosità e resistenza.

Il rilievo di una rispetto all’altra cambia a seconda dell’uso che ne viene fatto.

La malta di gesso è molto lavorabile, modellabile e lisciabile, ma è anche molto porosa. É molto usata per ottenere la cosiddetta rasatura” o la “lisciatura”, cioè uno strato sottilissimo di rifinitura dell’intonaco. In generale viene utilizzata per tutte le opere di rifinitura, relative agli intonaci interni o altri lavori come la posa in opera di accessori per gli impianti elettrici (scatolette destinate ad alloggiare le prese di corrente). Non può essere utilizzata in ambienti soggetti a produzione di vapore (bagni e cucine).

La malta di calce idrata (aerea) ha una buona lavorabilità e plasticità. È anch’essa porosa, ha una resistenza meccanica medio-bassa e non resiste alle intemperie ed all’azione del gelo. Pertanto, è usata per la realizzazione di intonaci interni civili e come legante per mattoni negli interni. È sconsigliato il suo uso per gli intonaci esterni. La plasticità facilita notevolmente l’applicazione e anche l’aderenza per i rivestimenti. Adatta per tutti gli ambienti della casa esclusi quelli con umidità per via della sua porosità.

La malta di calce idraulica ha una resistenza meccanica nettamente superiore di quella aerea ma molto al di sotto della cementizia. È pastosa e pertanto risulta di facile lavorazione, è elastica e porosa. Viene impiegata per la realizzazione di intonaci (rustici e civili) e come legante per mattoni (anche in esterni).

La porosità ha un effetto negativo per quanto riguarda l’impermeabilità e la resistenza al gelo.

La malta idraulica plastica è confezionata usando un legante idraulico plastico, che la rende perfettamente plastica. È un’ottima malta per muratura interne/esterne e per intonaci interni/esterni.

La malta cementizia ha la resistenza meccanica più elevata, rispetto a quelle indicate. Viene usata per intonaci esterni e come legante di mattoni in esterno; resiste anche in ambienti aggressivi.

Allo stesso tempo si tratta di una malta poco elastica ed impermeabile e questo limita il suo utilizzo nella realizzazione di intonaci interni. La sua scarsa elasticità la rende poco lavorabile e l’inconveniente durante la posa è la formazione di fessure a causa del fenomeno del ritiro, al quale si può ovviare aggiungendo agli impasti degli additivi.

Scegliere la malta edilizia più adatta ad una determinata applicazione è un lavoro da professionisti!