Caldaia, di controlli obbligatori alla sostituzione

In una giornata fredda l’ultima cosa che si desidera è che la caldaia si rompa ed il riscaldamento non funzioni. Facendo ogni anno la manutenzione della caldaia è possibile evitare che ciò accada. Scopriamo insieme quali sono i controlli obbligatori periodici e come capire quando è arrivato il momento di sostituire la caldaia.

Quali sono i controlli caldaia obbligatori?

 

I controlli che devono effettuati sulla caldaia da un tecnico professionista sono i seguenti:

 

  • ispezione visiva. Il tecnico ispeziona visivamente la caldaia, pulisce e, se necessario, regola i componenti. Cerca eventuali segni di danni identificando possibili segni di sofferenza immediatamente visibili.

 

  • Funzionamento e controllo. La caldaia è dotata di una serie di controlli e dispositivi di sicurezza che verranno verificati per appurarne il corretto funzionamento. Il tecnico si accerta del corretto funzionamento di tutte le funzioni della caldaia, se necessario.

 

  • Fumi e scarichi di combustione. Il tecnico controlla lo stato generale, la terminazione ed il percorso della canna fumaria (tubo che collega la caldaia all’esterno dell’abitazione). Si accerta che non vi siano ostruzioni nei terminali della canna fumaria e che la canna fumaria sia montata in modo sicuro.

 

  • Pulizia dei componenti principali della caldaia. Durante l’ispezione alla caldaia, il tecnico rimuove, ispeziona e pulisce i componenti principali della caldaia. Quindi controlla il bruciatore principale, lo scambiatore di calore, le vie di scarico e i perni di accensione.

 

Ci sono molti controlli da effettuare durante l’ispezione della caldaia. Questi sono i principali:

 

  • il dispositivo di rilevamento della fiamma e il suo corretto funzionamento;
  • fiamma pilota ed eventuali cavi e sonde;
  • termostato di limite alto;
  • fornitura di una ventilazione adeguata;
  • efficacia della canna fumaria;
  • controlli del riscaldamento;
  • collegamenti elettrici;
  • posizione della caldaia e dei materiali combustibili vicini;
  • flusso di gas e pressione;
  • dispositivi di sicurezza;

 

Al termine delle verifiche il tecnico si accerta che la caldaia funzioni correttamente. Tutti i comandi o le impostazioni modificati durante l’assistenza saranno riportati alle impostazioni scelte dal cliente o lasciati in modo che il cliente possa regolarli facilmente in autonomia.

Quando è necessario cambiare una caldaia?

 

La durata media di una caldaia è di circa 15 anni e, sebbene una manutenzione annuale possa migliorarne la durata, una caldaia più vecchia deve lavorare di più per riscaldare la casa.

 

Per capire se la tua caldaia ha bisogno di essere sostituita, segui i seguenti passaggi:

 

  1. Aumento delle bollette. Se noti che i pagamenti al fornitore di energia sono aumentati, ciò potrebbe indicare che la caldaia non funziona in modo efficiente.

 

  1. Sensazione di freddo. Se abiti da molto tempo nella tua casa attuale, sai anche qual è la temperatura normale quando il riscaldamento è acceso. Se senti freddo, è meglio rivolgersi ad un idraulico o a un tecnico del gas, perché potrebbe esserci un problema con la caldaia.

 

  1. Tempo di attesa. Un modo per capire se la caldaia ha bisogno di essere cambiata è vedere quanto tempo impiega la stessa a riscaldare i termosifoni. La maggior parte delle caldaie moderne dovrebbe produrre calore quasi istantaneamente, quindi se devi aspettare parecchio prima che l’acqua calda o il riscaldamento si accendano, potrebbe essere il momento di acquistarne una nuova.

 

  1. Le caldaie più recenti sono dotate di una classificazione di efficienza energetica. La scala va da A a G ed indica l’efficienza di ciascun modello. Una caldaia con classificazione A indica che appartiene ad uno dei gruppi più efficienti, con un’efficienza superiore al 90%, mentre la classificazione G indica un’efficienza inferiore al 70%. Se la classificazione della tua caldaia è bassa, potrebbe essere il caso di investire in una nuova caldaia per migliorare l’efficienza e ridurre la bolletta.

 

  1. Probabilmente conosci tutti i suoni che emette la tua casa, ma se senti dei rumori strani provenienti dalla caldaia, forse è il caso di cambiarla.

 

Le diverse tipologie di caldaie

 

Esistono diverse tipologie di caldaie, da scegliere in base alle tue esigenze:

 

Caldaie elettriche

Si tratta di una soluzione molto comune. Esse funzionano prelevando l’energia dalla rete elettrica principale ed utilizzandola per riscaldare gli elementi all’interno della caldaia.

Quando l’acqua passa sopra gli elementi, si riscalda e circola nel riscaldamento centrale. Si tratta di una tipologia di caldaia più sicura, in quanto non brucia alcun combustibile e non produce fumi o gas come il monossido di carbonio.

 I vantaggi di una caldaia elettrica sono la facilità di manutenzione e di intervento, la semplicità di installazione, l’assenza di un camino o di un deposito di combustibile e l’efficienza.

 

Caldaie a condensazione

Questa tipologia di caldaia fa passare il gas caldo attraverso una camera centrale che riscalda l’acqua. Una seconda camera viene utilizzata per riscaldare l’acqua attraverso il calore rimanente che ritorna nel sistema di riscaldamento.

Esistono diverse tipologie di caldaie a condensazione ed una delle più diffuse è la caldaia combinata. Una caldaia combinata presenta un’unità per l’acqua calda ed un serbatoio per l’acqua fredda nella stessa unità ed è più facile da installare. Essa garantisce inoltre una fornitura costante di acqua calda, evitando di dover aspettare che il serbatoio si riscaldi. L’unico problema che si può incontrare con le caldaie combinate è che non possono produrre grandi quantità d’acqua, il che significa che si otterrà la massima pressione solo attraverso un rubinetto alla volta. Ciò è dovuto alle dimensioni delle unità del boiler combinato.

 

Caldaie a gasolio

Quando le case non sono collegate alla rete del gas metano e quando diviene difficile procurarsi il pellet o la legna, come alternativa si può utilizzare una caldaia a gasolio. Queste tipologie di caldaie funzionano in modo simile alle caldaie a gas, ma utilizzano il gasolio per creare acqua calda. L’acqua viene poi pompata nei radiatori della casa.

Queste caldaie sono leggermente più costose delle caldaie a gas. Erano un sistema di riscaldamento presente nelle case degli anni ’70. Oggi però la tecnologia ha fatto passi da gigante rendendole poco inquinanti ed economiche ed, abbinandole a dei pannelli solari, si riesce a creare un impianto di riscaldamento efficiente ed abbastanza economico.

 

Caldaie a biomassa

Questa tipologia di caldaia utilizza pellet, tronchi o trucioli di legno per riscaldare l’acqua. Come le caldaie a gasolio, queste caldaie sono adatte a chi ha la casa scollegata dalla rete del gas metano.

Una forma di sistema di riscaldamento a biomassa è la stufa a legna. Le stufe a biomassa tendono ad essere più grandi delle caldaie a gas o a gasolio e, se si vuole installare una di queste, è necessario un camino o una canna fumaria e sono necessarie le autorizzazioni edilizie.