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Cappotto termico: è utile per tutte le stagioni?

Il cappotto termico, chiamato anche isolamento a cappotto, consiste in una serie di strati isolanti applicati esternamente o internamente agli edifici in modo da garantire un isolamento completo, ovvero termico ed acustico.

Se il cappotto termico viene applicato correttamente consente un notevole risparmio energetico perché mantiene alte le temperature interne durante l’inverno impedendo al calore dei raggi solari esterni di penetrare negli ambienti durante i mesi estivi.

Vediamo insieme quali sono i vantaggi offerti dall’isolamento a cappotto sia in estate che in inverno.

Quali vantaggi offre un cappotto termico in estate ed in inverno?

Il cappotto termico permette di ottimizzare la prestazione termica di un edificio, proteggendolo in ogni stagione sia dalle temperature troppo alte che da quelle troppo basse, oltre ad aiutare nel controllo dell’umidità e proteggendo l’edificio dall’inquinamento acustico.

Di seguito i vantaggi offerti da un cappotto termico in tutte le stagioni:

  • la qualità dell’involucro. In funzione dell’efficienza dell’isolamento vengono dimensionati altri elementi di progetto: dai sistemi impiantistici alle finiture. Se, infatti, l’involucro non è stato correttamente isolato, anche un impianto di riscaldamento di ultimissima generazione o un sistema di ventilazione meccanica controllata non riusciranno ad essere efficienti, colpa delle dispersioni termiche, dello studio superficiale dei ponti termici, dell’umidità fuori controllo. Un sistema a cappotto con un corretto dimensionamento ed una corretta posa in opera, permetterà di alzare la qualità dell’involucro raggiungendo certificazioni di primo livello.

 

  • Risparmio energetico ed economico. Il cappotto termico abbatte di almeno il 45% la quantità di combustibile necessaria per il riscaldamento ed il raffrescamento delle abitazioni. Una percentuale consistente è responsabile anche della riduzione dei costi in bolletta.

 

  • Impatto ambientale. Una conseguenza diretta del contenimento dei consumi e della collaborazione nel combattere l’inquinamento è la salvaguardia dell’ambiente.

Cappotto termico: le tipologie più diffuse

Le tipologie di isolamento termico per gli edifici più diffuse sono le seguenti:

  • cappotto termico esterno. Tipologia più diffusa spesso utilizzata per piccoli edifici, villette unifamiliari e per le facciate dei condomini. Garantisce un maggior isolamento termico. Previene danni alle pareti esterne, come la formazione di muffa in casa e crepe. Riduce i ponti termici, ovvero le zone fredde provocate da discontinuità costruttive. Può risultare piuttosto costoso soprattutto se l’edificio è alto poiché richiederà tempi più lunghi ed inoltre sarà necessario un quantitativo di materiale maggiore per coprire le superfici esterne.

 

  • Cappotto termico interno. Questa tipologia di cappotto prevede pannelli isolanti – più sottili rispetto a quelli esterni – sulle pareti interne delle abitazioni. Si tratta di una pratica molto usata all’interno di edifici urbani in cui è difficile intervenire sulle pareti esterne o per la coibentazione del tetto. Rispetto al cappotto esterno, l’isolamento interno comporta vantaggi quali, un costo inferiore ed un minor tempo di posa. Poiché i pannelli vengono posizionati all’interno della casa, gli spazi ne risulteranno ridotti in volume e in alcuni punti l’applicazione potrà essere un po’ difficoltosa.

Cappotto termico: la scelta dei materiali

Per coibentare una casa e realizzare un cappotto termico è possibile scegliere tra diversi materiali. Vediamo insieme quali sono i più utilizzati.

Materiali sintetici

I materiali sintetici sono i più economici. Oltre al basso costo, garantiscono un ottimo isolamento termico, resistenza all’acqua ed all’umidità, oltre alla facilità di posa. Hanno una durata variabile tra i 30 e i 50 anni. Con un adeguato trattamento protettivo possono durare anche più a lungo perché si andrebbero a deteriorare più lentamente. Vanno sottoposti ad un adeguato trattamento ignifugo altrimenti potrebbero essere pericolosi in caso di incendio.

Sono disponibili sia in pannelli prefabbricati che in versione schiumata. Quest’ultima versione è ideale per quegli interventi di isolamentoche prevedono l’inserimento del materiale isolante nelle intercapedini dell’edificio. I principali materiali isolanti sintetici sono: Polistirene espanso (EPS), Polistirene estruso (XPS) e Polietilene espanso (PE).

Materiali minerali

I materiali isolanti di origine minerale vengono spesso usati in edilizia perché garantiscono prestazioni elevate anche in caso di umidità in casa.

Oltre a presentare un ottimo livello di isolamento termico, questi materiali risultano anche essere durevoli, traspiranti, resistenti alle muffe, biodegradabili ed ignifughi.

In commercio sono disponibili in lastre o pannelli. Costano di più rispetto agli isolanti sintetici e richiedono maggior attenzione durante la posa perché sono costituiti da materiali che possono risultare nocivi a contatto con la pelle o le vie respiratorie.

Tra i materiali minerali più diffusi vi sono:

  • lana di vetro, realizzata con vetri riciclati, è ignifuga, resiste all’acqua ed all’umidità. Estremamente durevole, vanta ottime prestazioni di isolamento termico ed acustico. È disponibile in commercio in tappetini, denominati feltri.

 

  • perlite espansa che presenta buone proprietà termoisolanti e fonoassorbenti, è traspirante ed è in grado di regolare l’umidità rendendosi inattaccabile dalle muffe. Si trova in pannelli o sfusa ed è utilizzata per l’isolamento in intercapedini di pareti perimetrali, coperture e sottotetti.

 

  • lana di roccia, un prodotto di origine vulcanica con struttura a celle aperte. Resiste alle muffe perché non assorbe né acqua né umidità. In commercio è disponibile in pannelli o in tappetini.

Materiali naturali

Si tratta di una scelta ecosostenibile. I materiali isolanti naturali nascono da processi di produzione non dannosi né per l’uomo né per l’ambiente.

Sono totalmente riciclabili e biodegradabili.

Per queste loro caratteristiche, risultano essere più costosi rispetto agli isolanti di origine sintetica. Sono ottimi isolanti, termici ed acustici, sono traspiranti, resistenti all’umidità, durevoli ed atossici.

I principali isolanti naturali sono il sughero, traspirante, ignifugo, permeabile al vapore ed inattaccabile da acidi, insetti e roditori. Un materiale perfetto per i cappotti esterni. I pannelli in sughero sono leggeri, elastici e resistenti.

La fibra di legno è disponibile in lastre pannelli, nasce dalla lavorazione di legname di scarto. Ha una buona capacità di sfasamento termico ed ottime caratteristiche di isolamento termoacustico. Garantisce tempi di posa rapidi.