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Guida alla scelta dei climatizzatori per la casa

Quando le temperature salgono il primo pensiero va al modo in cui rinfrescarsi all’interno della propria casa. I climatizzatori per casa sono una soluzione economica ed efficiente dal punto di vista energetico per raffreddare una o due stanze. Una famiglia tipo spende in media il 13% della bolletta annuale per il raffreddamento, quindi è importante effettuare la giusta scelta dei climatizzatori per la casa.

Un condizionatore d’aria troppo piccolo farà fatica a raffreddare una stanza mentre uno troppo grande raffredda così rapidamente che non ha il tempo di rimuovere l’umidità sufficiente, lasciando un ambiente freddo ed umido.

 

Quali fattori tenere in considerazione nell’acquisto di un climatizzatore?

Prima di scegliere il modello di climatizzatore adatto alla tua casa è fondamentale considerare diversi fattori, quali:

 

  • le dimensioni della stanza. Il fattore forse più importante nella scelta del climatizzatore è il dimensionamento della stanza e della nuova unità esterna nella quale si trova il motore. Se si sceglie un climatizzatore troppo piccolo per una stanza, non si sentirà molta differenza di temperatura, se non addirittura nessuna. Se il climatizzatore invece è troppo grande, si spreca molta energia perché il sistema si accende e si spegne continuamente per cercare di regolare la temperatura.

 

  • La capacità di raffreddamento dell’impianto, la quale dipende dalla dimensione della stanza o dell’intera casa che desideri climatizzare. Essa viene espressa in BTU (British Thermal Units) e la quantità di BTU necessaria per un’abitazione dipende da vari fattori, come la dimensione della stanza o della casa che si vuole climatizzare; il numero di finestre, le loro dimensioni e l’esposizione solare; la quantità di isolamento termico presente nelle pareti, nel soffitto e nel pavimento; l’altitudine ed il clima della zona in cui si trova l’abitazione; la presenza di apparecchiature elettroniche che emettono calore all’interno della stanza o della casa.

 

  • Le impostazioni della velocità. La velocità del ventilatore del climatizzatore deve essere regolabile per permetterti di controllare la quantità di aria pulita che circola nella stanza. Ad esempio, se una stanza è particolarmente calda e soffocante, un’impostazione più alta consentirà di raffreddare l’ambiente molto più rapidamente. Se necessario, sarà possibile trovare un’impostazione perfetta e più silenziosa per l’uso notturno.

 

Le varie tipologie di climatizzatori casa

Individuare il climatizzatore giusto dipende completamente dalle proprie esigenze.

Di seguito i principali tipi di sistemi di condizionamento dell’aria, alcuni dei quali possono essere più adatti alla tua casa rispetto ad altri.

 

  • Sistemi di condizionamento a split. Questo tipo di climatizzazione è il più comune. Un sistema di condizionamento d’aria split prevede il posizionamento di un’unità a parete all’interno e di un’unità esterna ad essa collegata. Questo tipo di sistema di condizionamento è un’ottima scelta per una serie di motivi. Non solo richiede un piccolo foro nella parete per collegare le due unità, eliminando la necessità di grandi opere strutturali, ma offre anche la possibilità di controllare autonomamente la temperatura ambiente e di riscaldare la casa quando lo si desidera grazie alla pompa di calore.

 

  • Climatizzatore centralizzato. I sistemi di condizionamento centralizzati sono più comuni nelle case più recenti o nelle nuove costruzioni. Di solito, infatti, i condotti devono essere installati nelle pareti esistenti. Se hai una casa più vecchia, dovrai tagliare le pareti esistenti. Anche se i tassi di efficienza energetica sono elevati, i costi iniziali sono davvero alti. Ciò è dovuto all’installazione dei condotti ed al tempo necessario per completarla. È inoltre necessario installare un compressore esterno. Se stai ristrutturando un immobile o non hai limiti di budget, un sistema di condizionamento centralizzato può essere adatto.

 

  • Condizionatori portatili, una comoda alternativa ad un sistema di climatizzazione più grande e sono perfetti per essere spostati per raffreddare una stanza o un’area più piccola. Anche se il sistema portatile non è efficiente come il climatizzatore centralizzato o a split, può essere un’ottima opzione per chi affitta un immobile o tende a cambiare casa spesso. Se hai bisogno di un’opzione conveniente e di qualcosa che possa trasportare da una stanza all’altra senza spendere troppo, allora un climatizzatore portatile fa al caso tuo.

 

Da quali fattori dipende la scelta giusta di un climatizzatore casa?

Il mercato dei climatizzatori casa offre una vasta gamma di soluzioni, ognuna con caratteristiche diverse.

La scelta del climatizzatore migliore dipende da diversi fattori, tra cui la dimensione della tua casa, il clima locale, le tue preferenze personali e il budget disponibile.

Di seguito alcuni punti da considerare nella scelta di un climatizzatore per la tua casa:

  1. Dimensione e capacità. Scegli un climatizzatore con la capacità adeguata agli ambienti della tua casa. Una dimensione eccessiva o insufficiente potrebbe compromettere l’efficienza energetica e le prestazioni. È consigliabile consultare un professionista per determinare la capacità adeguata in base alla metratura ed all’isolamento termico dell’abitazione.

 

  1. Efficienza energetica. Scegli un climatizzatore con un buon livello di efficienza energetica per ridurre i consumi ed il costo delle bollette. Cerca modelli con un’etichetta energetica ad alta classificazione, come quelli con certificazione ENERGY STAR.

 

  1. Tipo di climatizzatore. Ci sono diverse opzioni tra cui scegliere, come split system, climatizzatori centralizzati e unità portatili. Gli split system sono quelli più diffusi ed offrono un buon compromesso tra prestazioni, costo e installazione. Se hai bisogno di raffreddare o riscaldare più stanze, un sistema centralizzato potrebbe essere la scelta migliore.

 

  1. Funzioni aggiuntive. Alcuni climatizzatori offrono funzioni aggiuntive come il deumidificatore, il controllo del flusso d’aria e la programmazione automatica. Valuta le caratteristiche che desideri avere nel climatizzatore ed assicurati che il modello scelto le offra.

 

  1. Marche affidabili. Opta per climatizzatori di marche affidabili e rinomate, che offrano garanzie e un buon supporto post-vendita. Ricerca e confronta le recensioni dei prodotti per avere un’idea della soddisfazione dei clienti e delle prestazioni dei diversi marchi.

 

materiali pavimento casa
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Pavimento casa: guida alla scelta dei materiali!

I nuovi sviluppi nelle tecnologie e nel design hanno portato a dei cambiamenti notevoli nello sviluppo dei pavimenti per la casa. Di conseguenza oggi è possibile scegliere dei materiali che in passato avresti dovuto evitare per alcuni ambienti della casa.

Ad esempio, il legno ingegnerizzato di oggi, meno costoso dei listoni in legno massiccio, può essere un’ottima soluzione per soggiorni e camere da letto. I pavimenti vinilici replicano l’estetica del legno o della ceramica e possono andare bene in qualsiasi ambiente domestico. Le nuove piastrelle in grès porcellanato possono essere facilmente scambiate per nobile marmo in una lussuosa toilette. Sono tantissime le varianti di materiali per pavimento casa. Per questo abbiamo realizzato una guida per aiutarti a scegliere il materiale giusto per il pavimento della tua casa.

 

Come scegliere il giusto materiale per cucina ed ingresso casa

Le suole delle scarpe raccolgono sporco e graniglie, gli impermeabili gocciolano, le sedie vengono trascinate avanti e indietro e gli oggetti cadono dal piano di lavoro al pavimento. In poche parole, le cucine e gli ingressi sono gli ambienti con i pavimenti più impegnativi della casa. Sebbene il legno rimanga una scelta estetica molto diffusa, non resiste bene a queste sfide quotidiane. I pavimenti in legno sono molto più inclini ad ammaccarsi e graffiarsi rispetto ad altri materiali e, con pochissime eccezioni, il calpestio mette a dura prova le sue finiture.

Quali materiali preferire per il pavimento della cucina e dell’ingresso?

Le scelte migliori per la cucina e l’ingresso casa sono il grès ed il vinile:  

  • Grès porcellanato. A adatto alle aree ad alto traffico della casa, ha superato gli altri materiali per quanto riguarda la resistenza ai graffi. Questo materiale è disponibile in una gamma di stili che si adattano a qualsiasi arredamento. Le piastrelle richiedono una manutenzione minima: bastano l’aspirapolvere e lo straccio per mantenerle pulite e durano per tutta la vita. Si tratta di un materiale vulnerabile agli oggetti pesanti che vi cadono sopra. È la scelta migliore per le cucine e le sale da bagno, ma bisogna essere consapevoli che potrebbe rompersi se vi cade sopra qualcosa di pesante.

 

  • I pavimenti in vinile divennero molto diffusi negli anni Cinquanta per diverse buone ragioni. È un materiale economico adatto a coprire uno spazio ampio, con un prezzo inferiore a quello delle piastrelle in grès porcellanato. I listoni e le piastrelle viniliche sono anche tra le pavimentazioni più facili da installare. Oggi è facile scambiare i listoni in vinile con il legno vero. I prodotti vinilici di oggi sono anche più resistenti di quelli del passato, anche se possono essere soggetti ai graffi. Se qualche listello si danneggia, è possibile rimuoverlo e sostituirlo all’occorrenza.

 

Come scegliere i materiali adatti per bagno e locale lavanderia 

In questi ambienti i pavimenti non subiscono lo stress del calpestio intenso o della luce solare costante che affligge altri spazi.

La scelta migliore è la seguente:

  • Grès porcellanato. Le piastrelle resistono bene anche in ambienti umidi e il grès porcellanato consente di realizzare docce senza barriere architettoniche, in cui il pavimento del bagno si estende direttamente nella doccia senza alcun cordolo. Per evitare pavimenti scivolosi quando sono bagnati, scegli un prodotto più strutturato piuttosto che uno con una superficie molto lucida.

 

  • Ancora una volta, per un materiale meno costoso (anche se meno durevole) e come alternativa al grès porcellanato, è possibile scegliere il pavimento vinilico. Le piastrelle ed i listoni in vinile infatti resistono bene alle fuoriuscite d’acqua e agli allagamenti. Le piastrelle che imitano la pietra ed i listoni in vinile che simulano il legno offrono un aspetto davvero realistico.

 

Guida alla scelta dei materiali per sala da pranzo e soggiorno

La scelta migliore invece per sala da pranzo e soggiorno è la seguente:

  • Legno massiccio. Con questo termine si intendono i pavimenti in legno pre-finiti e i pavimenti in legno non finiti, i quali vengono levigati e rifiniti in loco. Con questo materiale, non dovrai affrontare il problema della polvere della levigatura o i fumi della finitura durante la posa e, a seconda delle modalità di installazione, potrai calpestare i pavimenti fin da subito. I pavimenti prefiniti sono anche meno costosi. Le finiture applicate in fabbrica sono molto più resistenti di quelle che vengono applicate in loco una volta installato il pavimento.

 

  • Legno ingegnerizzato. Sebbene somigli al legno massiccio, il pavimento in legno ingegnerizzato presenta solo una sottile impiallacciatura di legno finito, come la quercia o l’acero, attaccata ad un substrato simile al compensato. Questo materiale offre diversi vantaggi significativi rispetto al legno massiccio. Uno di questi è il costo basso. I pavimenti in legno ingegnerizzato sono anche meno soggetti a ritiri e rigonfiamenti stagionali, perché la struttura di supporto sottostante è progettata per essere più stabile rispetto al legno massiccio. Alcuni possono anche essere installati direttamente su un sottofondo in cemento, cosa non sempre possibile con il legno massiccio.

 

Come scegliere materiali per porticato e veranda

In questi ambienti il pavimento potrebbe essere esposto alla luce solare intensa ed alla pioggia. Inoltre vi è il problema del gelo e dello sfregamento causato dai vasi dei fiori e del mobilio che viene spostato.

La scelta migliore in questi casi è:

  • Grès porcellanato. Questo materiale durevole è in grado di resistere alla maggior parte dei “maltrattamenti” che subisce in questi ambienti. Oltre al finto legno e alla pietra, le piastrelle in grès porcellanato possono essere progettate per somigliare a piastrelle di ceramica fatte a mano, una scelta accogliente per questi luoghi di ritrovo informali. Se il tuo portico non è completamente riscaldato e protetto dalle intemperie, scegli una piastrella adatta all’uso esterno.

 

  • Legno e pavimento vinilico. Se preferisci rinunciare alle piastrelle fredde al tatto ed il tuo portico è protetto dalle intemperie e riscaldato, il legno ingegnerizzato offre un aspetto caldo ideale in questa stanza. I pavimenti in legno ingegnerizzato possono essere installati anche su un sottofondo in cemento. Per una veranda esposta alle intemperie, è meglio utilizzare un pavimento per esterni.

 

Come scegliere il materiale adatto per la camera da letto

Quando si sceglie il pavimento per la camera da letto si hanno varie soluzioni e poche restrizioni. Parquet, pavimenti in laminato, pavimenti in vinile e persino pavimenti in sughero sono tutte opzioni possibili.

Le camere da letto sono ambienti a traffico relativamente ridotto, quindi la durata non è la considerazione più importante.

Il miglior pavimento per una camera da letto è un pavimento comodo per i piedi nudi e che abbia un design che soddisfi lo stile d’arredo.

La scelta migliore è:

  • Legno massiccio. Applicando un effetto superficiale è possibile modificare ulteriormente l’aspetto del pavimento in legno. Ad esempio, utilizzando diversi metodi di spazzolatura si può esaltare la bella struttura naturale del legno. Valorizzando i dettagli naturali del rovere rustico si possono creare pavimenti con una sensazione di patina secolare.

 

  • LVT e pavimenti vinilici. Se cerchi un’alternativa economica al legno, i pavimenti in rotoli LVT e vinilici possono soddisfare tutte le esigenze, gusti e budget. Ad esempio, i pavimenti in LVT sia flessibili che rigidi sono disponibili in un’ampia gamma di colori e superfici.

 

  • Offrono un’alternativa ancor meno costosa al legno e all’LVT. Sono facili da installare e da mantenere e sono progettati per imitare perfettamente la texture dei materiali naturali.

 

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Guida alla scelta del barbecue

La stagione estiva offre l’occasione giusta per “rispolverare” il nostro amato barbecue che ci permette di creare un pasto veloce ma gustoso.

Stai pensando di acquistarne uno nuovo? Il mercato offre tantissimi modelli di barbecue che si differenziano per prezzo e caratteristiche. Una grande varietà che potrebbe creare molta confusione, soprattutto a chi è alle prime armi!

La scelta del barbecue viene associata soltanto al tipo di alimentazione (a gas, elettrico o a carbonella). In realtà acquistare il barbecue comporta la considerazione di numerosi fattori. Scopriamo insieme quali sono.

Quali fattori considerare prima dell’acquisto del barbecue?

Come accade per ogni acquisto, anche in questo caso, è importante considerare una serie di fattori, quali:

  • il genere di cottura che intendi fare. Se pensi di cuocere prevalentemente carne, pesce o verdure alla griglia, opta per un barbecue a legna, mentre quelli a gas permettono anche di friggere e bollire;
  • con quale frequenza userai il barbecue;
  • dove hai intenzione di cucinare e se la zona è riparata o meno;
  • se hai in programma di portare il barbecue anche in campeggio dovrai optare per un barbecue portatile;
  • le dimensioni del barbecue, da valutare in base alla quantità di cibo da cuocere ed allo spazio in cui verrà riposto il barbecue quando non utilizzato. Alcuni barbecue sono molto piccoli e compatti, mentre altri sono dotati di più fuochi e griglie ed offrono un maggiore spazio anche lateralmente grazie a dei ripiani per appoggiare i piatti e tutto il necessario;
  • il materiale di realizzazione, che può essere acciaio inox, ferro o ghisa. Nella scelta del materiale è necessario considerare anche il tipo di clima in cui si risiede: se abiti in una località di mare è consigliabile un barbecue in acciaio, più resistente alla corrosione di umidità ed all’aria salmastra;
  • la presenza di ruote che ti consentono di spostare facilmente il barbecue;
  • la presenza del coperchio, un accessorio fondamentale, non sempre presente. Questo oggetto consente di controllare meglio il calore e di cuocere il cibo in maniera più uniforme.

Tutte queste caratteristiche incidono anche sul prezzo: quindi un barbecue più è grande e realizzato con materiali di qualità, più sarà costoso.

In merito al prezzo è importante valutare anche quali accessori vengono forniti insieme al barbecue, poiché talvolta questi devono essere acquistati separatamente.

Le varie tipologie di barbecue

Come anticipato, in base alla cottura che si intende fare, è fondamentale scegliere la tipologia di barbecue più adatta.

I barbecue si differenziano principalmente per l’alimentazione e per i materiali con cui vengono costruiti. Scopriamo insieme le diverse tipologie presenti sul mercato.

Barbecue a legna

Ideale se pensi di cuocere esclusivamente del cibo alla griglia. La cottura più lenta mantiene la carne più morbida e succosa, quindi sicuramente più gustosa. Esistono vari modelli in commercio, da quelli più semplici ed economici a quelli più moderni dotati di più griglie ed una migliore regolazione del calore.

I barbecue a legna, anche se sono semplici da montare perché non richiedono collegamenti al gas o alle prese elettriche, è necessario procurarsi la legna o la carbonella.

Il barbecue alimentato a legna comporta anche una maggiore organizzazione per quanto riguarda l’accensione del fuoco, perché prima di mettere il cibo sulla griglia bisogna attendere che la carbonella o la legna raggiungano la giusta temperatura. Quindi se hai poco tempo a disposizione e vuoi preparare un pasto veloce, non è la tipologia indicata.

Barbecue elettrico

Ideale se non vuoi rinunciare al gusto dei piatti grigliati ma non puoi utilizzare il barbecue classico perché non possiedi un giardino o un balcone oppure le regole del condominio in cui abiti non consentono di accedere un fuoco.

Questa tipologia di barbecue sono i più economici in assoluto, anche se poi bisogna considerare il consumo di energia elettrica. Offrono il vantaggio di produrre pochissimo fumo e pochissimi odori, a tal punto che appunto possono essere utilizzati tranquillamente in casa.

Barbecue a gas

I barbecue a gas sono indubbiamente più pratici e comodi sia per quanto riguarda la cottura che per la pulizia. Ma sono anche più costosi perché generalmente sono prodotti in acciaio. La riparazione e la sostituzione dei pezzi può risultare più costosa.

La comodità dei barbecue a gas è data dal fatto che una volta acceso è possibile iniziare la cottura immediatamente e la temperatura si può regolare ottenendo una cottura più uniforme.

I modelli più costosi sono solitamente dotati di più fuochi che consentono di cuocere il cibo a differenti temperature. Producendo poco fumo e non essendoci cenere, la cottura è più “pulita” e quindi il barbecue è più semplice da pulire.

Se intendi utilizzarlo in casa o sul balcone di casa, allora è la tipologia più indicata.

Barbecue a gas: GPL o metano?

I barbecue a gas sono strutturati in modo tale che i bruciatori surriscaldino una piastra in ghisa o di pietra lavica, sopra la quale si trova poi la griglia di cottura.

In particolare le piastre in pietra lavica simulano il metodo di cottura del barbecue a carbonella e quindi rende il cibo più saporito, ma è necessario attendere che la piastra si surriscaldi almeno una decina di minuti prima di posizionare la carne sulla griglia ed i fuochi devono essere potenti, altrimenti la cottura sarà più simile a quella a vapore.

La pietra lavica è un materiale naturale è sotto alcuni aspetti migliore del carbone, visto che la cottura sulla brace genera sostanze nocive e cancerogene.

Esistono due tipologie di barbecue a gas:

  • barbecue alimentato attraverso delle bombole di GPL, le quali consentono di spostare il barbecue dove si desidera cucinare, ma presenta alcuni svantaggi in termini di prezzo, essendo il GPL più costoso. Inoltre le bombole si possono esaurire anche durante la cottura e poi devono essere riempite o sostituite.

 

  • Barbecue a metano allacciato all’impianto del gas. Questo tipo di barbecue offre la comodità di non dover cambiare la bombola, avendo quindi sempre il gas a disposizione e allo stesso tempo offre un risparmio, visto che il metano è molto economico. Alcuni modelli però devono essere adattati all’alimentazione a metano e questa operazione può rivelarsi abbastanza costosa. Si può optare per questa soluzione solo se si intende utilizzare il barbecue in una postazione fissa, perché una volta allacciato alla rete non è possibile spostarlo.
Barbecue portatili, quali caratteristiche presentano? (h5)

Esistono vari tipi di barbecue portatili che possono essere alimentati a propano o a carbonella.

Di dimensioni ridotte, sono progettati per essere comodi e pratici da trasportare. Sono ideali per un picnic o un campeggio, ma ovviamente non sono indicati se si deve cucinare per molte persone.

I barbecue portatili sono anche la soluzione migliore per chi cerca una soluzione compatta e poco ingombrante da tenere in casa perché non dispone di molto spazio.

L’importanza della sicurezza nella scelta del barbecue 

Qualunque sia il tipo di barbecue che sceglierai è necessario prestare molta attenzione alla sicurezza.

Se hai intenzione di cuocere sul balcone, posizionalo distante dalla parete e dalla ringhiera perché i grassi dei cibi potrebbero prendere fuoco e creare delle fiammate.

Se lo posizioni in giardino o in campeggio, non poggiarlo direttamente sull’erba.

Tiene sempre a portata di mano dell’acqua, una coperta antifiamma o un piccolo estintore portatile per eventuali emergenze.

Tra i barbecue presenti sul mercato dovresti optare solo per quelli di alta qualità costruttiva come i Broil King. La famosissima azienda canadese realizza barbecue facili da utilizzare e dotati dei migliori dispositivi di sicurezza.

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Risparmio idrico: come scegliere i rubinetti giusti

La scelta dei rubinetti è difficile. La varietà di stili, materiali, finiture e prezzi può essere talmente grande da generare l’imbarazzo della scelta.

Prima di effettuare la scelta definitiva devi tenere presente la quantità di acqua corrente utilizzata al minuto, la temperatura dell’acqua e la sua miscelazione con l’aria. Questi fattori influiscono sul risparmio idrico.

Un rubinetto a risparmio idrico consente di passare da un consumo di 12 litri al minuto di un normale rubinetto ad un consumo di soli 5-6 litri al minuto.

Quali sono i rubinetti adatti per il risparmio idrico?

I migliori rubinetti ad alta efficienza idrica per la casa sono quelli che:

  • consentono di controllare e ridurre il flusso dell’acqua regolando la temperatura, la pressione o entrambe;
  • permettono di miscelare l’acqua con l’aria perché in linea generale rappresentano la scelta fra le più efficienti per utilizzare meno acqua. Tuttavia, devono avere anche un’impostazione per erogare un flusso robusto;
  • funzionano con un soffione a risparmio idrico.

I migliori rubinetti a risparmio idrico sono dotati di:

  • miscelatore termostatico per regolare perfettamente la temperatura evitando inutili consumi di energia. I rubinetti con miscelatore meccanico, invece, miscelano l’acqua proveniente da due condotte finché non raggiunge la temperatura desiderata. Questo significa dover tenere aperto il rubinetto fin quando l’acqua non esce calda, traducendosi in un maggiore spreco.
  • Regolatore di getto per limitare il flusso. I regolatori di getto ad aspirazione d’aria miscelano aria ed acqua e riducono l’erogazione d’acqua anche del 40%. La pressione d’uscita è la stessa ma la portata è inferiore.
  • Frangigetto, il dispositivo di tipo meccanico che si applica alla bocca del rubinetto, il quale provvede a sezionare la portata dell’acqua in getti più piccoli, limitando fino al 50% la quantità di acqua erogata senza compromettere la pressione del getto.

 

Questi rubinetti presentano il più alto livello di efficienza idrica oggi disponibile sul mercato.

La tecnologia odierna ha permesso a tutti di avere rubinetti moderni e più efficienti che risparmiano acqua e ci aiutano a risparmiare denaro.

Le varie tipologie di rubinetto a risparmio idrico

I rubinetti a risparmio idrico sono altamente tecnologici. Alcuni modelli, a differenza di quanto precedentemente visto, consentono di limitare il consumo di acqua grazie ad una diversa soluzione, ovvero grazie alla presenza di due diversi dispositivi: la cartuccia che limita la portata dell’acqua ed il limitatore di temperatura dell’acqua. Si tratta di rubinetti sostenibili ed eco-friendly. In particolare, la cartuccia utilizzata per limitare la portata dell’acqua è composta da dischi ceramidi che permettono di regolare il flusso dell’acqua e consentono un risparmio che può arrivare fino al 60%, mentre il limitatore di temperatura assicura un uso razionale di energia.

Il grande vantaggio dei rubinetti a risparmio idrico è quello di permettere un drastico abbattimento dei consumi di acqua: la presenza di cartucce e di speciali aeratori può ridurre il consumo da 12 litri al minuto a 5/6 litri al minuto ma senza perdere potenza nel flusso grazie alla miscelazione di aria e acqua.

Esistono in commercio numerosi modelli di rubinetti a risparmio idrico, sia per la cucina che per il bagno.

Vediamo quali sono i rubinetti maggiormente diffusi sul mercato.

Rubinetto a scomparsa

Un tipo di rubinetto da cucina molto diffuso. È dotato di un ugello di spruzzo che si estende dal beccuccio e che può essere tirato verso il basso in tre o quattro diverse impostazioni. Il getto d’acqua è più forte di quello di un tipico ugello a spruzzo. Con questi rubinetti è possibile anche disattivare l’impostazione del getto e continuare ad utilizzare il rubinetto normale.

Rubinetto estraibile

Questo tipo di rubinetto è simile a quello a scomparsa, ma la differenza è che ha un tubo flessibile invece di un beccuccio. Il tubo può rientrare quando non lo si utilizza, per essere riposto facilmente nei pensili.

Rubinetto ad una maniglia

I rubinetti a una maniglia sono molto diffusi perché hanno un aspetto gradevole e consentono di controllare agevolmente la pressione e la temperatura dell’acqua. Questi rubinetti sono perfetti anche se si desidera installare un lavello touchless o che si attiva automaticamente quando le mani sono sotto il getto d’acqua corrente.

Rubinetto a doppia maniglia

Questo rubinetto è caratterizzato da comandi separati per gestire il volume e la temperatura dell’acqua. È molto efficiente perché consente di controllare ogni singolo fattore che influisce sul consumo d’acqua.

Rubinetto a mani libere o touchless

Adatto a chi odia la sensazione di sporcizia che si prova nel dover aprire il rubinetto con le mani. Al contrario, dei sensori rilevano la presenza delle mani e si mette in funzione automaticamente. Inoltre, consuma meno acqua rispetto ad un rubinetto normale perché ricicla l’acqua utilizzata invece di lasciarla andare nello scarico.

Non accontentarti di un rubinetto efficiente solo in alcuni ambienti, ma assicurati di trovarne uno che offra il massimo risparmio idrico per la tua casa.

Rubinetto temporizzato

Come il rubinetto touchless, anche quello temporizzato è un rubinetto smart che consente il flusso dell’acqua per un certo numero di secondi. Dopo si interrompe grazie a sistemi elettronici, meccanici oppure idraulici.

Come scegliere i rubinetti per il risparmio idrico

Quando si scelgono i nuovi rubinetti è meglio scegliere quelli che incorporano una cartuccia energy saving e una cartuccia water saving il cui funzionamento è davvero semplice. Facendo fare un primo scatto al rubinetto, questo permette la fuoriuscita di sola acqua fredda in quantità ridotta. Girando verso sinistra la leva si ottiene invece la fuoriuscita di acqua calda, mentre alzandola in alto si supera la posizione eco-stop e si otterrà una portata maggiore di acqua calda. Per avere, quindi, una portata di acqua calda superiore è necessario vincere la resistenza verso l’alto.

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Guida alla scelta di una cucina eco-sostenibile

La sostenibilità ambientale, oltre ad essere tra i temi più dibattuti degli ultimi anni, è un concetto che investe ormai ogni aspetto del nostro vivere quotidiano. Anche le aziende si stanno adeguando al bisogno sempre più radicato dei cittadini di rispettare e salvaguardare l’Ecosistema.

Oggi un numero sempre maggiore di persone è interessato all’acquisto di una cucina eco-sostenibile. Quando si opta per una scelta green per la cucina si punta a soluzioni sostenibili ma anche funzionali e durevoli, le quali riducono al minimo lo sfruttamento delle risorse del Pianeta.

Come scegliere una cucina eco-sostenibile

Sei all’inizio di una ristrutturazione? Prendi in considerazione queste sette aree d’intervento in cui le tue scelte possono fare una grande differenza in termini di sostenibilità a lungo termine.

Rifacimento dei mobili

Il rifacimento dei mobili è un’ottima soluzione per la ristrutturazione della cucina in chiave green. In quasi tutti i casi il rifacimento degli armadi e dei pensili consente di ottenere lo stesso aspetto di quelli personalizzati. Il refacing utilizza un quantitativo di legno inferiore a quello di un albero.

Grazie al processo di rifacimento, i mobili esistenti avranno strutture più resistenti e durevoli. Inoltre, risparmierai denaro, dato che i mobili ridipinti e rifatti costano meno della metà di un nuovo progetto personalizzato. Partendo dal presupposto che la disposizione della cucina deve essere più o meno la stessa, il rifacimento di armadi e pensili è una scelta di design eco-consapevole che permette di ottenere esattamente ciò che si desidera senza rimanere troppo coinvolti in una lunga fase di progettazione.

Non tutti i mobili da cucina sono adatti a questa soluzione. Dovrai stabilire se il refacing è la scelta possibile per te. Se hai dei dubbi meglio parlarne con un consulente di progettazione e chiedergli di presentarti alcune foto del prima e del dopo in modo tale da effettuare la scelta giusta.

Piani di lavoro in quarzo o in Corian

Entrambi i prodotti sono considerati più sostenibili dei piani in granito. Se confrontiamo quarzo, Corian e granito, la produzione dei primi due materiali ha un impatto minore rispetto all’estrazione del granito che non è assolutamente una risorsa rinnovabile.

Questi materali per i top della cucina non richiedono manutenzione, né sigillanti tossici. Durano una vita senza crepe o scheggiature.

Cucine funzionali realizzate con materiali riciclati

Dai prodotti riciclati per ottenere lastre di quarzo riciclato che compone le piastrelle di vetro, ci sono molte possibilità di arredare la cucina con materiali prodotti con “ingredienti” riciclati.

Tieni presente i prodotti riciclati per le tue scelte di arredamento. In generale, nei cataloghi dei vari produttori di cucine cerca quei modelli interamente realizzati con legno di recupero.

Rinnova e riutilizza gli oggetti dove è possibile: crea una cucina dal design straordinario e fai la tua parte per aiutare a salvare il Pianeta.

Cucina dal design senza tempo

Nel concetto di sostenibilità vi rientra anche la longevità dei prodotti. Più si deve rifare o sostituire, meno la cucina è sostenibile perché richiede più risorse per la produzione dei sostituti.

I prodotti possono richiedere una maggiore quantità di tossine per essere verniciati, rifiniti o sigillati. Bisogna anche considerare il fatto che si consuma più carburante per la spedizione ed il trasporto di questi oggetti da un luogo all’altro.

Progettare una cucina sostenibile richiede un approccio a lungo termine. Si deve progettare con cura un ambiente senza tempo in cui la famiglia cucina, mangia e si intrattiene.

Una cucina green non può prescindere da un progetto che non richieda interventi o sostituzioni significative e che sia accessibile a tutti i membri della famiglia per molti anni.

Illuminazione ed elettrodomestici ad alta efficienza energetica

Cerca di utilizzare nella tua cucina green elettrodomestici ed apparecchi di illuminazione aventi la classe energetica A o superiore e che possiedano la certificazione Energystared Ecolabel perché sono garanzia di qualità, di bassi consumi energetici e di rispetto per l’ambiente.

L’etichetta energetica ci da informazioni sulle caratteristiche e sui consumi di energia dei modelli di elettrodomestici, aiutandoci a scegliere quelli a più basso consumo energetico.

Assicurati anche che gli impianti idraulici garantiscano l’efficienza idrica e che permettano il risparmio di acqua.

L’aggiunta di interruttori dimmer alle luci consente di regolarne la potenza. Sarai tu a decidere quando la luce deve essere più intensa e quando risparmiare energia. Allo stesso modo, quando sostituisci le lampadine, utilizza lampadine a LED ecologiche. Sono più costose all’inizio, ma durano più a lungo, per cui si recupera il denaro risparmiando energia e riducendo il numero di sostituzioni a vita. Se non sei in grado di scegliere la giusta illuminazione per la tua casa potresti affidarti ad un esperto in progettazione illuminotecnica.

Per il lavello scegli una rubinetteria intelligente touch-free. Non solo è comoda e facile da usare, ma riduce anche lo spreco d’acqua grazie alla chiusura automatica.

Piano cottura efficiente dal punto di vista energetico

La scelta tra gas ed elettricità non è facile, soprattutto in un periodo come questo in cui il costo è aumentato vertiginosamente.

La scelta del piano cottura dipenderà probabilmente dal prezzo e dallo stile di vita.

Si può optare per piani cottura:

  • a gas. Dal punto di vista della cottura, molti cuochi preferiscono il gas perché è più facile controllare le temperature. Se sei amante del gas e stai acquistando un nuovo piano cottura, sappi che più bassa è la potenza in BTU, più efficiente sarà la cucina dal punto di vista energetico. Ricorda che i piani cottura a gas sono generalmente meno salutari di quelli elettrici, in quanto possono aggiungere tra il 25 e il 39% in più di NO2 e CO all’aria della casa;
  • ad induzione. Per quanto riguarda l’elettricità, i fornelli più efficienti sono quelli che utilizzano elementi ad induzione, che trasferiscono l’energia elettromagnetica direttamente alla pentola, lasciando il resto del piano cottura freddo. Uno svantaggio è che i piani cottura con elementi a induzione richiedono l’uso di pentole in metallo, come l’acciaio inossidabile, la ghisa o l’acciaio smaltato. Oltre a dover cambiare tutte le pentole e le padelle, c’è da tener conto che i piani ad induzione hanno un costo molto alto;

  • in vetroceramica. Lo stesso vale per le unità con superfici in vetroceramica, le quali utilizzano elementi alogeni, ovvero piastre radianti, come fonte di calore, rendendole una buona scelta dal punto di vista dell’efficienza. Le piastre radianti sono più efficienti dal punto di vista energetico rispetto al gas del 48% circa, ma molto meno efficienti rispetto ai piani a induzione.

Finiture a basso o nullo contenuto di COV

L’off-gassing, ovvero il rilascio di composti organici volatili (COV), compromette la qualità dell’aria esterna e interna. Una cucina veramente ecologica avrà finiture a basso o nullo contenuto di COV, che riducono al minimo l’inquinamento.

Quando sei in fase di progettazione della cucina, informati sui possibili modi per migliorare la qualità dell’aria interna della tua cucina. Sicuramente una cucina green non può prescindere dall’uso di vernici atossiche per i mobili: una soluzione di verniciatura ecologica che riduce drasticamente l’emissione di sostanze inquinanti è la tecnica all’acqua. Questa tecnica è priva di solventi al 90% e l’assenza di pigmenti e di diluenti contenenti metalli pesanti che emettono COV consente di vivere in un ambiente più salubre.

Accertati quindi che i mobili che acquisti abbiano il marchio Ecolabel, il quale certifica la qualità ecologica dei componenti e il rispetto per l’ambiente in tutto il suo ciclo di vita.

Anche l’assenza di colle chimiche garantisce un basso impatto ambientale rendendo la cucina ecosostenibile.

Stili e tendenze

Tendenze e stili d’arredamento del 2023

Ormai manca poco all’inizio del nuovo anno e già  si parla già di tendenze d’arredo 2023. Hai intenzione di cambiare l’arredamento di casa o di rifare completamente la zona living?

Scopriamo insieme quali sono le tendenze arredamento 2023.

 

Quali sono i concetti chiave di tendenza nel 2023?

Minimalismo, sinuosità ed hi-Tech sono le parole chiave che domineranno il nuovo anno.

L’obiettivo dello stile minimal è quello di creare un ambiente rilassante e funzionale con pochi mobili sobri e trasversali, scelti appositamente con uno scopo ben preciso e, soprattutto, per lasciare quanto più spazio libero possibile.

Ogni oggetto serve a qualcosa ed ha una funzione specifica. Lo spazio libero diventa di vitale importanza sia per muoversi con più facilità sia per conferire una sorta di pace mentale data dalla sensazione di essere circondati da ordine e tranquillità.

Arredare secondo lo stile minimal sembra facile ma in realtà il rischio di cadere nella banalità è dietro l’angolo. Oltre all’accurata scelta dei mobili, bisogna focalizzarsi su colori armonici fra loro. Via libera a colori vivaci e tinte contrastanti ma anche a tonalità pastello, purché l’insieme risulti piacevole ed in palette.

La sinuosità è particolarmente legata allo stile nordico, una delle tendenze arredo 2023. Oltre alla morbidezza di cuscini, pouf, plaid e tappeti anche poltrone e divani presentano forme sinuose.

La nostra quotidianità dipende sempre più dalla tecnologia. Perché non usarla anche per facilitarci la vita fra le mura di casa? Le case smart sono dotate di impianti tecnologici che controllano e gestiscono varie funzionalità della casa, come l’accensione e lo spegnimento delle luci e di tutti i vari interruttori, dei climatizzatori e delle tapparelle.

Inoltre sono presenti assistenti vocali, a volte serrature biometriche ed elettrodomestici all’avanguardia controllabili anche da remoto. Il tutto, contribuisce a creare una casa innovativa ed estremamente comoda.

Una casa domotica in stile hi-tech è caratterizzata da un arredamento dai tratti futuristici, elegante, moderno e pulito nelle geometrie.

I colori neutri, bianco e nero sono gli assoluti protagonisti mentre le finiture privilegiate sono lucide per mettere in risalto i mobili e creare un ambiente sofisticato.

 

Quali sono le tendenze arredo 2023?

Nell’home dècor si sono tendenze destinate a restare in auge a lungo. Tra le tendenze arredamento 2023 sicuramente un trend che permane e si rafforza è quello che ci invita ad inserire in tutti gli ambienti della casa gli elementi della natura. I trend di interior design per il 2023 prevedono anche l’uso di mobili con forme arrotondate e finiture di lusso.

 

Elementi naturali

 Elementi naturali come piante, stampe a tema botanical e colori wild saranno alla base di questa tendenza che resta forte nelle nostre case. Un trend che evolverà, scegliendo una natura più ludica, audace e giocosa.

Nel 2023 assisteremo ad un ritorno alla natura ed al naturale. Quindi continueremo a portare il concetto di benessere nella nostra casa, grazie a tessuti come il cotone, il velluto, la lana e altri materiali come la ceramica grezza e persino la pietra. Quest’ultima sarà il materiale protagonista di questa tendenza “natura”  per tutto il 2023.

 

Mobili e complementi dalle forme rotonde

In questa stessa ottica si collocano anche dettagli architettonici e di design come gli archi e le forme rotonde.

I mobili a forma di mezzaluna, i tappeti tondi, i divani dalla silhouette organica e le sedie a tulipano continueranno a guidare questa tendenza “tutta curve”. Il 2023 porta questa tendenza ad un livello superiore. Vedremo infatti sempre più dettagli curvi anche su elementi architettonici come finestre e porte, ma anche per specchi, armadi, comodini. Questa tendenza porterà anche un revival delle nicchie e delle mensole circolari. Si tratta di elementi che funzionano come divisori e persino per creare micro scenografie all’interno della casa.

 

Finiture di lusso

Una delle tendenze d’arredo più innovative per il 2023 riguarderà il lusso e il glamour in casa. Il concetto di lusso sarà presente attraverso finiture e texture ricche di dettagli che evocano l’eleganza, allontanandosi sempre più da stili minimal e semplici.

Le finiture di lusso appariranno in diverse aree inaspettate della casa, così come i tessuti sofisticati, le texture sorprendenti ed i colori intensi.

Non mancheranno i dettagli. Dai metalli caldi come l’oro o l’ottone, ai vasi dorati con ornamenti organici e floreali. Tutto sarà un’opera d’arte che darà il tono per mantenere un’estetica confortevole e lussuosa nella tua casa!

 

Quali sono i colori di tendenza nel 2023?

Nel 2023 i colori che andranno per la maggiore sono quelli che infondono calma e serenità e che ci fanno sentire felici, in un solo attimo.

A cominciare dal colore protagonista del 2023: il lavanda. Una tonalità già utilizzata nella moda e nell’interior design, basti pensare al Very Peri, colore scelto dal Pantone Color Institute come colore del 2022. Ma in questo nuovo anno arriva una nuova versione di questa nuance e che prende il nome di digital lavender. Si tratta di una tonalità viola pastello molto tenue che invita alla calma ed evoca allo stesso tempo la gioia in qualsiasi interno.

Il color lavanda, colore già molto amato nell’interior design grazie alle sue proprietà rilassanti, si evolve dai rosa pastello che avevano preso piede nel design amato dai Millennial.

Interior Design, Stili e tendenze

Consigli utili su come arredare l’ingresso di casa

L’ingresso è la prima stanza di un’abitazione. È la “stanza del primo impatto” quando si entra in una casa. Per questo motivo non bisogna trascurarlo, considerandolo come se fosse soltanto una zona di passaggio.

È fondamentale curare l’ingresso nei minimi dettagli e per farlo nel modo migliore, bisogna prestare attenzione a diversi aspetti.

 

Come scegliere i mobili per l’ingresso di casa

L’ingresso di casa è il primo ambiente che accoglie un ospite, quindi deve dare l’idea dello stile che si è conferito all’intera abitazione.

Dal classico al moderno, dal vintage al nordico, dall’industrial al liberty, sono moltissimi gli stili che puoi scegliere al fine di dare un aspetto personalizzato alla tua abitazione.

Un ingresso di casa si compone dei seguenti elementi:

  • consolle;
  • specchio;
  • armadio;
  • appendiabiti;
  • portaombrelli;
  • sedia;
  • poltroncina;
  • tappeto;

Se gli spazi sono abbastanza ristretti bisogna interpretare nel modo migliore l’ambiente, affinché possa essere accogliente ed al tempo stesso funzionale.

Se l’entrata di casa è piccola, puoi “giocare con gli specchi”, che sono gli elementi giusti, capaci di amplificare lo spazio, diffondendo la luce anche dietro gli angoli.

Uno specchio rettangolare, posizionato a terra darà l’idea della profondità di campo. Invece uno specchio quadrato, poggiato al muro su di una consolle, conferirà un tipo di spazialità diversa.

Nel caso di un ambiente unico, si consiglia di creare una sorta di disimpegno con un muretto basso, una libreria divisoria o pannelli decorativi.

 

Ingresso piccolo: come arredarlo senza commettere errori

In un ingresso piccolo lo spazio a disposizione è limitato. Questo genere di entrata è solitamente caratterizzata dalla presenza di un corridoio lungo e stretto.

Per rendere più ampi gli spazi dal punto di vista visivo potrai installare uno specchio di grandi dimensioni che donerà profondità al tuo ingresso.

Gli ingressi piccoli spesso sono anche affetti dalla mancanza di luce. Per tale motivo è buona norma puntare su un’illuminazione delicata che riproduca l’effetto della luce naturale. Puoi provare utilizzando strisce led oppure faretti, preferendo lampadine dimmerabili. Si consiglia di evitare i lampadari ingombranti.

Una luminosità naturale si può ricreare anche tinteggiando le pareti con tonalità tenui, in grado di conferire ampiezza al piccolo ambiente. Preferisci tonalità pastello oppure gioca con il bianco e con le sfumature di grigio, magari con una punta di blu all’interno.

Per quanto riguarda la funzionalità dell’ingresso, avendo poco spazio a disposizione puoi giocare con mensole su cui poggiare gli oggetti ed un appendiabiti a muro.

 

Ingresso di un open space: come arredarlo?

L’ingresso di un open space ti proietta direttamente al centro dell’area living.

Avendo molto più spazio a disposizione potrai giocare sugli arredi, senza strafare.

Valuta la possibilità anche di inserire un armadio a muro oppure un piccolo guardaroba, che ti possono essere utili per riporre giacche e accessori.

Potresti anche inserire nell’ambiente una libreria a vista, da sfruttare come separatore tra entrata e soggiorno.

Tutto dovrà essere improntato sulla semplicità, in modo tale che l’ospite possa convogliare l’attenzione verso il fulcro della casa. Quest’ultimo dovrà essere rappresentato dal divano o dalla cucina.

L’open space si caratterizza per gli ampi spazi e quella sensazione di ampiezza dovrà essere rispettata anche nell’arredare l’ingresso.

 

Come arredare ingresso di casa seguendo lo stile adatto

L ’ingresso di casa va arredato seguendo lo stile del resto dell’abitazione. Oltre ad introdurre gli ospiti nel piccolo mondo, questo ambiente contribuisce a creare uno spazio armonico e piacevole da vivere.

Di seguito alcuni esempi di stile di arredamento per arredare e decorare l’ingresso di casa.

 

Ingresso casa in stile industrial

Ami lo stile industrial? Puoi introdurlo anche nel tuo ingresso,  basta scegliere arredi funzionali che richiamino il look industriale.

Per un ingresso in stile industrial, via libera a credenze in legno grezzo e metallo, appendiabiti dalle linee semplici sui toni del nero, mensole a parete, lampade in acciaio satinato scuro senza dimenticare le luci!

Anche in questo caso sono adatti i faretti, magari abbinati ad una lampada da parete che richiami alla memoria le vecchie fabbriche, da cui prende ispirazione questo stile.

 

Ingresso casa in stile shabby chic

Se ami questo stile, puoi sbizzarrirti creando i mobili per l’ingresso. Puoi ridipingere vecchie cassette in legno componendole al fine di dare vita ad una credenza super personalizzata, oppure puoi scegliere arredi dal look country abbinandoli a lampade da tavolo in pieno stile shabby.

 

Ingresso casa in stile moderno

Linee pulite, essenziali, minimal: arredare un ingresso moderno è più semplice di quanto si pensi.  È caratterizzato da mobili, panche e mensole senza troppi fronzoli.

Inserisci nell’ambiente un appendiabiti essenziale, in pieno stile moderno optando per una panca in velluto e metallo.

Abbellisci le pareti con stampe in cornici semplici,  abbinandole ad uno specchio tondo di design.

 

Ingresso casa in stile nordico

Abbina il bianco al legno chiaro, inserendo qualche dettaglio in grigio, come una decorazione da parete o un tappeto morbido a pelo lungo.

Ti sentirai subito trasportato nei Paesi scandinavi!

Interior Design, Stili e tendenze

Come arredare ambienti casa in stile nordico

Lo stile nordico, detto anche scandinavo, è uno degli stili più apprezzati nell’arredare una casa. Si tratta di uno stile in grado di catapultarti in un’atmosfera di ordine, accoglienza e familiarità grazie ai principi nordici di protezione, sostenibilità e felicità.

Questo stile è diventato popolare dagli inizi degli Anni 2000. È stato inteso come una soluzione per liberarsi del superfluo e dai colori sgargianti tipici degli Anni ’90.

 

Le caratteristiche dello stile nordico

Lo stile nordico non è facile da accostare ad un’epoca precisa, perché prende forma dal design di prodotto nordico che ha rivoluzionato il mondo del design moderno.

Un design che da importanza alle forme, alle caratteristiche naturali dei materiali ed alla loro funzionalità.

È uno stile totalmente calibrato in ogni sua scelta e caratterizzato da un senso di naturale armonia, proiettata a ricreare ambienti luminosi ed accoglienti  che possano far respirare un senso di comfort e benessere.

Lo stile scandinavo è uno stile poco influenzato dalle tendenze e molto legato alla funzionalità, al design ed alla naturalezza dei materiali.

L’inverno nei paesi scandinavi è rigido e buio. Di conseguenza la luce naturale ed il calore del sole nelle abitazioni vengono valorizzati attraverso la presenza di grandi vetrate e verande.

Se vuoi ricreare questo stile nella tua abitazione, sicuramente avrai bisogno di spazi puliti, semplici, funzionali e molto luminosi.

 

Arredare gli ambienti di casa seguendo lo stile nordico

Se gli ambienti di casa hanno un parquet naturale, un grès chiaro o un pavimento sbiancato, puoi iniziare ad approcciarti allo stile nordico.

Vediamo insieme come arredare ogni ambiente casa in stile nordico.

 

Cucina in stile nordico

Parti da una base molto minimal e gioca con la luminosità di colori tenui ed i componenti naturali del legno.

Una delle caratteristiche principali delle cucine scandinave è che hanno quasi sempre la penisola con sgabello o tavoli lunghi con panche e sedie per esaltare il luogo destinato alla convivialità.

Spesso i pensili sono mensole a vista o scaffali aperti che lasciano intravedere ceramiche e stoviglie, le quali danno un senso di familiarità e condivisione ma non di disordine.

Oltre al bianco anche il verde delle piante e degli odori da cucina saranno caratterizzanti per un perfetto stile nordico.

 

Camera da letto in stile nordico

La zona notte viene concepita come un ambiente vivibile per molte ore della giornata. In questo ambiente puoi trascorrere momenti anche in solitudine rilassandoti durante il giorno, leggendo un libro o ascoltando buona musica. Il letto matrimoniale in una camera da letto in stile nordico è caratterizzato da linee semplici e definite con una struttura lineare e una comoda testata.

Un ruolo fondamentale in camera da letto viene ricoperto dalla biancheria. Gioca con cuscini oversize in tonalità pastello e coperte poggiate sul letto.

Gli armadi in legno naturale o sbiancato possono essere privi di ante lasciando così a vista abiti ed accessori.

L’illuminazione può essere regolata dove possibile da ampie vetrate e finestre ma anche dalle tonalità scelte per il pavimento e per le pareti che non dovranno necessariamente essere bianche ma declinate anche in tonalità pastello.

Per conciliare il sonno e per creare una calda atmosfera, utilizza candele profumate posizionandole su ampi piatti o vassoi in metallo anticato.

 

Soggiorno in stile scandinavo

Pulizia, ordine sobrietà e funzionalità: queste sono le parole chiave per poter avere il soggiorno in stile scandinavo. Ti basterà selezionare complementi d’arredo semplici e dal design pulito per un effetto essenziale e organizzato.

Punta su un divano con ampie sedute da riempire con coperte e cuscini in velluto colorati, in tinte pastello o nuance che vanno dal grigio al beige fino a tutte le sfumature del blu per dare un tocco personalizzato.

Seleziona mobili bassi in legno naturale o sbiancato optando per panche contenitive che possono fungere da tavolo da caffè.

Puoi sbizzarrirti sull’illuminazione soprattutto se non disponi di grandi finestre. Aiutati con candele che creano atmosfera e lampade in metallo da terra con design dallo stelo sottile e paralume ampio e circolare.

 

Bagno in stile nordico

Anche qui l’essenzialità è il concetto chiave da cui partire, prediligi la presenza di mobili in legno rendendo la stanza naturale.

Mensole e scaffali a giorno ti permetteranno di avere a portata di mano la biancheria rigorosamente abbinata alle tonalità della stanza.

Hai libertà assoluta nel mostrare i tubi in metallo del lavandino in contrasto con le basi dei mobili in legno che lasceranno vedere la materia.

Per addolcire la rigorosità delle forme seleziona uno specchio rotondo in metallo da posizionare sul lavabo.

 

Stile nordico: colori e materiali caratteristici

Il bianco è  indubbiamente il colore verso il quale dovrai spingerti al fine di ottenere un risultato d’arredo in stile scandinavo. Anche tonalità come il grigio, il beige, i toni pastello ed i toni naturali del legno sbiancato e dei legni chiari (pino e betulla) saranno molto apprezzati.

Se hai intenzione di osare creando una piccola rottura per movimentare gli interni, puoi utilizzare la combo del Black & White che rimane comunque fedele al senso di ordine e minimalismo, tipico dello stile nordico.

Il legno è il protagonista assoluto dello stile scandinavo ma anche la tappezzeria e la biancheria in tessuti naturali trovano spazio per esprimere al meglio l’arredamento nordico. Quindi via libera a lane, tappeti pelosi, morbide coperte poggiate a scendere su letti e divani e cuscini oversize.

Le geometrie nette e definite sono sicuramente una buona base di partenza. Ma cerca di puntare anche sulla morbida fluidità di cerchi ed ovali che puoi ricreare con degli specchi da appendere nelle stanze della tua casa.

 

Arredo in stile nordico: quali errori non commettere?

L’arredamento in stile scandinavo è semplice e quasi frugale ma anche molto riconoscibile e non sempre adattabile a qualsiasi tipo di abitazione.

Di seguito consigli utili per non sbagliare:

  • assicurati di avere un ambiente luminoso con vetrate, finestre e pavimenti chiari.

 

  • Prediligi il colore bianco e le tonalità neutre.

 

  • Utilizza materiali naturali come il legno.

 

  • Ricrea spazi pratici e ordinati ma non vuoti.

 

Mantieni l’obiettivo di creare comfort, sicurezza e familiarità negli ambienti.

Stili e tendenze

Guida alla scelta delle porte scorrevoli

Nelle abitazioni di piccola metratura, spesso vengono installate porte scorrevoli per far fronte alla mancanza di spazio che rende difficoltosa l’apertura di una classica porta a battente.

Le moderne esigenze di arredo e di design sfruttano l’aspetto estetico delle varie tipologie di porte scorrevoli al fine di caratterizzare lo stile dell’abitazione. Vediamole insieme.

Le varie tipologie di porte scorrevoli

In commercio si possono trovare diverse tipologie di porte scorrevoli, anche molto diverse tra loro e realizzate in materiali differenti.

Hai la possibilità di scegliere le porte interne per la tua abitazione tra diverse tipologie di porte scorrevoli, adatte per ogni esigenza.

In commercio esistono porte scorrevoli:

  • da incasso. L’ingombro è ridotto al minimo perché la porta, una volta aperta, scompare nella parete. Il controtelaio viene inserito nel muro, ma si tratta di un intervento che non comporta particolare difficoltà.

 

  • Per grandi aperture. Sono la soluzione ideale per dividere due ambienti comunicanti dando l’impressione di avere un unico grande spazio. Questa soluzione scorrevole può avere anche diverse ante mobili.

 

  • Con binario a soffitto. Una soluzione elegante che ben si adatta agli ambienti in stile minimal grazie all’assenza di elementi tecnici visibili.

 

  • Con binario a vista. Queste porte vengono realizzate in acciaio o in legno grezzo, vengono scelte come soluzione di arredo in un ambiente arredato in stile industrial. È possibile anche optare per la soluzione con anta in vetro che rende gli spazi più ariosi, soprattutto se piccoli.

 

  • A libro. Porte scorrevoli perfette sia negli ambienti moderni che in quelli classici. Sono una soluzione che viene scelta spesso per realizzare cabine armadio.

 

  • A filo muro. Queste porte hanno la superficie liscia e priva di elementi decorativi. Se scelte nella stessa finitura della parete, si integrano con l’ambiente.

 

  • In vetro. Sono chiusure che possono sostituire un’intera parete creando una separazione leggera. Il vetro delle ante può essere trasparente, satinato o decorato.

Quali elementi considerare prima di acquistare una porta scorrevole?

Le porte scorrevoli rappresentano la soluzione salvaspazio ideale per ambienti di ridotte dimensioni in quanto permettono di recuperare tutto l’ingombro occupato dall’anta di una classica porta a battente.

Queste porte spesso risultano indispensabili in piccoli bagni, ripostigli e su corridoi molto stretti.

Prima di procedere all’acquisto di una porta scorrevole, tieni in considerazione le seguenti caratteristiche.

Tipologia e costo

Esistono due sistemi per porte scorrevoli, ovvero le porte a scomparsa e le porte scorrevoli esterno muro. Le prime necessitano dell’inserimento di un controtelaio all’interno della muratura tramite l’intervento di un professionista. Le seconde invece richiedono il semplice fissaggio del binario a muro. Per questa ragione le porte a scomparsa hanno un costo superiore rispetto a quello delle porte scorrevoli esterno muro.

Dimensioni

In seguito, vanno analizzate le misure del vano in cui verrà inserita la porta per capire al meglio se è più conveniente inserire una porta ad anta singola, ottimizzando il passaggio tra due ambienti, oppure una porta ad anta doppia, in modo tale da mantenere la connessione fisica e visiva tra gli spazi.

È importante misurare la luce di passaggio, che fa riferimento alle dimensioni effettive in altezza e larghezza comprese tra gli stipiti (se presenti) e la quota del pavimento finito, ma anche il massimo ingombro, lo spazio complessivo occupato dal controtelaio.

Le misure delle porte scorrevoli sono ormai ampiamente standardizzate. Un modello ad un’anta ha in genere una larghezza compresa tra 73 e 93 centimetri ed un’altezza che va da 203 a 205 centimetri, come una porta tradizionale. I modelli a due ante, invece, hanno una larghezza minima di 160 centimetri.

Naturalmente per interni e vani di dimensioni non convenzionali è sempre possibile optare per soluzioni su misura.

Tipo di muratura

Prima di procedere all’acquisto, è fondamentale controllare qual è il tipo di muratura in cui verrà installata la porta, quindi se si tratta di cartongesso o intonaco. Nonostante non ci sia una variazione di prezzo rilevante, tutti i controtelai vengono progettati per soddisfare determinate caratteristiche tecniche e non possono essere scambiati tra di loro.

Spazio

Acquistando una porta scorrevole risparmierai circa l’8% di spazio nella tua abitazione. In questo modo potrai evitare l’ingombro tipico delle aperture delle tradizionali porte a battente.

Se hai scelto una porta scorrevole a scomparsa potrai arredare tranquillamente le pareti adiacenti al vano. Se invece hai previsto il montaggio di una porta scorrevole esterno muro, dovrai tener conto del fatto che il lato del muro dove scorre l’anta deve essere lasciato libero.

Stile

Per quanto riguarda le finiture, data l’abbondanza di colorazioni e materiali, tra cui il legno, il vetro o il PVC presenti sul mercato, non avrai difficoltà a trovare la porta che fa per te.

Accessori

L’installazione del pannello della porta scorrevole viene solitamente abbinato ad una tipologia di scorrimento che caratterizza la stessa porta. Esistono sistemi che rallentano la chiusura, carrelli con portate diverse e diverse guide per lo scorrimento dell’anta, meccanismi di tensione per l’apertura simultanea delle ante e tante maniglie differenti.

I materiali delle porte scorrevoli

Le porte scorrevoli vengono realizzate nei seguenti materiali:

  • Questa scelta viene fatta se l’interno è in stile moderno. Il vetro lascia penetrare la luce contribuendo ad aumentare la luminosità della casa, pur avendo un pratico effetto di separazione simbolica delle stanze. Optando per un vetro smerigliato, sabbiato o colorato, non è difficile creare un bell’ effetto visivo. Si tratta di un materiale ideale per ambienti raffinati ed eleganti.

 

  • Viene scelto se si vuole ottenere una maggiore opacità. Per motivi di peso ed ingombro, per questo tipo di articoli raramente si usa il legno massello. Si preferisce il truciolato o il laminato, che sono anche disponibili in tanti colori diversi.

 

Alluminio. La porta scorrevole in alluminio, con il suo stile design e leggero, è una scelta molto bella per ambienti dallo stile ricercato, ma è anche più onerosa.

Interior Design, Stili e tendenze

Guida alla scelta del camino moderno

I camini moderni sono in grado di garantire una grande funzionalità ed, allo stesso tempo, alto design. Oggi il camino moderno non è più solo una fonte di calore, ma è diventato un vero e proprio elemento di arredo di grande impatto estetico per la tua abitazione.

Come scegliere il camino moderno più adatto alle tue esigenze?

Un camino moderno è la soluzione ideale non solo per arredare un soggiorno moderno, rendendo più piacevoli tutti i momenti che trascorri in questa zona così viva della casa, ma anche per arredare una cucina o una camera da letto. Per quest’ultima sono ideali i caminetti decorativi senza canna fumaria.

Prima di valutare la tipologia di alimentazione del camino (legna, pellet, corrente elettrica o bioetanolo), devi decidere quale sarà la posizione del camino nella stanza.

In base alle caratteristiche strutturali dell’ambiente in cui intendi collocarlo, puoi scegliere se puntare ad un camino moderno:

  • a parete, caratterizzato solitamente da un’apertura frontale. È possibile personalizzarlo con rivestimenti di finiture e forme diverse ed ampliare la vista fuoco su due lati o su tre lati.
  • ad angolo, detto anche “camino angolare” è la soluzione ideale per ambienti piccoli, in cui la priorità assoluta è quella di ottimizzare gli spazi e sfruttare ogni angolo o intersezione tra le pareti di casa. Rispetto a quello a parete, nel camino moderno ad angolo sono presenti due aperture, che favoriscono un’ampia vista fuoco.
  • centrale, la soluzione ideale soprattutto in un open space, in cui convivono funzioni abitative differenti, diventando il loro punto di incontro o l’elemento di confine ideale tra i due ambienti. La sua posizione centrale nella stanza lo rende il protagonista indiscusso di tutto l’ambiente. Richiede spazi molto ampi.
  • sospeso, un vero e proprio oggetto di design. Se è tutto vetrato, consente la visione del fuoco a 360°.
  • da libera installazione, soluzione ideale se non vuoi avere nessun tipo di condizionamento nel posizionare il camino in casa. Si tratta di camini elettrici a led, elettrici ad acqua e a bioetanolo, la soluzione ideale per una casa sostenibile. I camini elettrici ad acqua e a bioetanolo consumano pochissima energia.

Le caratteristiche dei camini moderni senza canna fumaria

Hai intenzione di installare un camino nella tua casa ma temi lo sporco, i costi e soprattutto non hai molto spazio? In questi casi la soluzione migliore è certamente quella di valutare uno dei tanti camini moderni senza canna fumaria. Si tratta di soluzioni che permettono di garantire un riscaldamento intenso ed omogeneo della casa, privo di fastidi come possono essere la cenere che si accumula, il legno da ardere in giro ed il fumo. Inoltre, sarà possibile superare l’ostacolo costituito dall’installazione della canna fumaria, non sempre consentita nelle abitazioni moderne.

Tali elementi non implicano la necessità di una via d’uscita destinata ai fumi di scarico.

L’unico limite all’installazione di camini moderni senza canna fumaria è che questi possano fruire di sistemi alternativi per consentire la combustione e la conseguente generazione di calore.

In base alle tue esigenze, potrai scegliere tra le seguenti tipologie di camino senza canna fumaria.

Camino elettrico senza canna fumaria

Questa soluzione è indicata per coloro i quali abitano in un’abitazione caratterizzata da grandi spazi, in cui la necessità è quella di avere un calore molto intenso, rapido ed omogeneo ed al tempo stesso abbattere i consumi sul piano energetico.

Rispetto ad ogni altra tipologia di camino, quello elettrico viene considerato l’unico in grado di generare riscaldamento in maniera immediata. Inoltre, non vi è la necessità di un combustibile, in quanto semplicemente alimentato con l’elettricità.

Rapido, ecologico e pulito!

Camino a bioetanolo senza canna fumaria

Una soluzione ideale per chi è alla ricerca di un focolare dallo stile contemporaneo e minimal.

Anche questa tipologia di camino sfrutta un combustibile ecologico, derivante dalla fermentazione di sostanze vegetali. È indipendente dalla rete elettrica e facilmente trasportabile.

Questa tipologia di camino non è soggetta ad alcuna legislazione. Quindi non ti servirà alcun permesso quando deciderai di installarlo.

Un camino moderno a parete alimentato a bioetanolo, eventualmente anche da incasso, è certamente una soluzione elegante che restituisce un notevole effetto scenico. Si assiste alla combustione in una piccola camera a vista, in cui è riprodotta l’atmosfera dei camini tradizionali a legna, con una o più fiamme scoperte che restituiscono il calore del camino classico.

Camino a gas senza canna fumaria

Una delle soluzioni più versatili per ogni abitazione. Sul mercato si trovano numerose alternative di design, metodi di installazione, grandezze e cornici diverse.

Questa tipologia di camino moderno a parete può tranquillamente sostituire un quadro, valorizzando un muro spoglio e restituendo non solo calore, ma anche una sensazione di relax ed intimità uniche.

Normativa ed alimentazione

È indispensabile prestare la massima attenzione alle normative in merito all’installazione dei sistemi di riscaldamento, in quanto da ciò dipenderà la sicurezza della combustione del gas.

È possibile optare per modelli alimentati a gas GPL o metano ed eventualmente installare un piccolo comignolo sul tetto dell’abitazione, in modo tale da ottimizzare l’uso di questo camino moderno a parete.

L’importanza del rivestimento estetico in un camino moderno 

Un camino moderno ti permette di scegliere tra numerosi rivestimenti, scegliendo tra diversi materiali di rivestimento, quali:

  • calcestruzzo ad accumulo di calore;
  • metallo naturale oppure ossidato;
  • cartongesso o calcio silicato;
  • grès;
  • okite o pietra naturale (come marmo e granito) ;,
  • pietra inerte come mattone e laterizi in genere;
  • termo-vetro;
  • legno, un materiale ecologico e sostenibile, il quale consente anche un’ampia scelta di colori e venature, grazie alle sue tantissime essenze.

Il comune denominatore e requisito fondamentale della materia selezionata per la realizzazione del focolare domestico è la refrattarietà, ovvero la capacità di resistere e mantenere intatte le proprie caratteristiche in presenza di temperature estremamente elevate.

La ceramica, ad esempio, ben si presta ad assecondare tali esigenze, tanto che spesso viene utilizzata per il rivestimento interno dei focolari.

Riguardo i rivestimenti esterni, vengono prediletti i materiali naturali e metallici.

Nella maggior parte dei casi, ai camini rivestiti di mattoni vengono abbinate travi in legno tenero. In contesti moderni invece si sfrutta la ghisa e l’acciaio.

Ornamenti, dettagli, attrezzi e accessori spesso sono realizzati in rame, bronzo, ferro e acciaio.