Umidità in casa: come prevenire la comparsa di muffa?

In ambienti particolarmente umidi o in abitazioni datate, le quali non dispongono di efficienti sistemi di isolamento, è frequente la comparsa di muffa.

Muffa, come si forma e come combatterla?

Si tratta di micro organismi che formano colonie fungine su un substrato biologico, dando origine alle strutture visibili che si riconoscono sui muri di casa.

Le muffe prolificano a determinate condizioni ambientali riproducendosi tramite spore microscopiche, di forma tondeggiante, molto simili ai pollini. Esse sono pericolose per la salute umana in quanto sono irritanti e potenti allergeni, facilmente inalabili quando vengono dispersi in aria.

La muffa può anche ad attaccare il sistema nervoso dei soggetti che ne vengono a contatto: di fatto, in presenza di muffa, spesso ci si sente stanchi, privi di forza, assonnati. Talvolta si manifestano frequenti e forti emicranie ed i cosiddetti ”mali di stagione” fanno la loro comparsa con più facilità.

Pertanto, se vi sono infestazioni di muffa, onde evitare ripercussioni sullo stato di salute, è bene sbarazzarsene al più presto.

Come già detto, la muffa è un fungo pluricellulare ed in quanto tale si nutre soprattutto di umidità. Essa si manifesta inevitabilmente quando l‘umidità nell’aria supera il 55% ed è favorita:

  • dalla condensa,
  • dalla differenza di temperatura tra i locali interni rispetto all’esterno,
  • dalla scarsa luce
  • dal mancato ricambio d’aria.

Questi pochi punti costituiscono l’habitat ideale per le formazioni di muffa.

Come evitare le infestazioni da muffe?

Per scongiurare infestazioni di muffa si possono seguire questi accorgimenti:

  1. Arieggiare gli ambienti: è fondamentale favorire il ricircolo d’ aria in casa, aprendo finestre e persiane almeno per 5 minuti al giorno.

 

  1. Fai entrare la luce in casa. La muffa odia la luminosità e la luce solare, quindi ogni volta che è possibile permetti ai raggi solari di entrare in casa. Questo piccolo accorgimento può essere fondamentale per evitare grosse infestazioni di muffa.

 

  1. Evita il verificarsi di forti sbalzi di temperatura tra l’interno e l’esterno dell’ambiente domestico, ma anche tra le stanze della stessa abitazione. La differenza di temperatura tra un ambiente e l’altro non deve superare i 3°C.

 

  1. Riduci l’umidità in un ambiente. Si può ricorrere all’utilizzo di de-umidificatori. Un altro importante accorgimento è quello di tenere le finestre ben chiuse in caso di temporali, controllando con attenzione che l’acqua non penetri attraverso gli infissi.

 

  1. Non asciugare vestiti in casa. Una delle abitudini più comuni, soprattutto in inverno o nelle stagioni delle piogge, è quella di posizionare gli stendini con gli abiti bagnati all’interno della propria abitazione o di far asciugare la biancheria sui termosifoni. Niente di più sbagliato: questo comportamento aumenta l’umidità dell’ambiente domestico e la formazione di condensa, creando l’habitat ideale per la formazione di muffa.

 

  1. Non collocare troppe piante da interni in casa. Esse sono sicuramente un ottimo elemento decorativo per le abitazioni, ma una presenza esagerata di piante può esser particolarmente nociva se si pensa alle infestazioni di muffa. Di fatto, l’acqua che ristagna nei sottovasi aumenta l’umidità domestica.

 

  1. In cucina prediligi una cappa aspirante collegata alla canna fumaria che scarichi all’esterno i vapori della cottura e possibilmente di una ventola. Non lasciare acqua stagnante nei lavelli e quando è possibile chiudi bene gli scarti umidi negli appositi sacchetti.

 

  1. Evita di posizionare i mobili attaccati alle pareti, soprattutto quelle esterne, ma distanziali di almeno 5 centimetri. Inoltre è importante dedicarsi alla pulizia di armadi almeno 2 volte l’anno, lavando bene gli interni e aspettando che si asciughino prima di riporci nuovamente gli abiti. Si possono anche utilizzare appositi sacchetti in gel con azione propriamente antimuffa.

Come eliminare la muffa dalle pareti?

La muffa tende a formarsi in qualsiasi ambiente non correttamente arieggiato e piuttosto umido. Certamente alcune condizioni strutturali possono rendere la casa più predisposta a questo fenomeno: ad esempio gli spazi situati al piano terra, interrati o seminterrati sono sicuramente più soggetti alla formazione della muffa.

Vi sono diversi modi per eliminare le macchie nere della muffa dalle pareti, sia utilizzando prodotti industriali che soluzioni green.

La prima regola, in ogni caso, è valida universalmente: le macchie di muffa non vanno grattate con nessun attrezzo (come spazzole, spatole), poiché lo sfregamento favorirebbe la diffusione delle dannose spore nell’aria.

Rimedi contro umidità e muffa

Il procedimento da seguire, proprio per i suoi effetti negativi sulla salute, è una vera e propria disinfezione della zona colpita, che può essere effettuata con:

  • Aceto di vino: bisogna innanzitutto creare una soluzione composta da due bicchieri d’aceto di vino ed un litro e mezzo d’acqua bollente. Utilizza poi un panno ruvido imbevuto della miscela per tamponare la macchia. Ad operazione finita, si consiglia di spruzzare l’area con abbondante aceto puro per completare la disinfezione.

 

  • Acqua ossigenata: acquistabile in ferramenta, va diluita in un litro d’acqua calda. La soluzione va passata sulla macchia di muffa con un panno: il risultato sarà l’immediata rimozione dell’alone e lo sbiancamento del muro, ma bisogna proteggere adeguatamente mani e occhi, poiché questa sostanza è altamente irritante.

 

  • Bicarbonato di sodio: va utilizzato diluito in acqua bollente (due cucchiai per mezzo litro d’acqua). Con un panno umido imbevuto della soluzione basterà poi tamponare la zona affetta dalla muffa, sulla quale bisognerà spruzzare anche dell’aceto affinché la disinfezione sia completa.

 

  • Tea tree oil: prodotto naturale ed alternativo, rispetto ai più classici sopra descritti. Si tratta di un ottimo disinfettante. Ne basteranno quindici gocce su di un panno inumidito con dell’acqua bollente per rimuovere la muffa. Anche in questo caso si consiglia di concludere la pulizia con dell’aceto di vino bianco.

 

  • Candeggina: è sicuramente il prodotto maggiormente utilizzato per rimuovere la muffa, ma in realtà questa non è la soluzione migliore a tale problema. Sebbene, infatti, sia in grado di rimuovere velocemente le macchie, la candeggina non riesce a distruggere anche le spore del fungo. Ciò significa che probabilmente nel giro di non molto tempo la parete trattata ritornerà a essere affetta dalla muffa, in quanto non disinfettata correttamente.

 

  • Antimuffa chimici: trattano in modo rapido ed efficace le zone colpite. Bisogna fare attenzione, però, alla composizione di tali prodotti ed alle caratteristiche delle pareti da trattare per non rischiare di sceglierne di troppo aggressivi e rovinare le superfici in questione.

Qualsiasi prodotto sceglierai per eliminare definitivamente la muffa dalle pareti, ricordati di arieggiare per bene la stanza affinché le spore prodotte dalla muffa vengano espulse all’esterno.

Probabilmente dopo la rimozione della muffa bisognerà anche ritinteggiare le pareti: in questo caso è buona norma passare prima una mano di antimuffa o scegliere delle vernici che contengano componenti che combattono la formazione dell’umidità.