Materiali

pavimento vinilico
Interior Design, Materiali

Come rinnovare casa con un pavimento vinilico

Il pavimento vinilico è una delle soluzioni più moderne in materia di rivestimento delle superfici. Realizzato in PVC, con il cosiddetto vinil-clorulo, questa tipologia di pavimento è la soluzione ideale per il rivestimento delle superfici in ambienti di grandi dimensioni e soggetti ad intenso utilizzo. Ne sono un esempio uffici pubblici, locali per attività sportive, scuole ed ospedali.

Negli ultimi anni le nuove superfici viniliche sono nettamente migliorate sotto l’aspetto estetico, risultando piacevoli alla vista e con la possibilità di essere utilizzate anche negli ambienti domestici. Scopriamo in quali ambienti della casa è possibile posare il pavimento vinilico e quali sono le caratteristiche specifiche dei materiali di cui è composto.

Pavimento vinilico: in quali ambienti domestici è indicato?

Le moderne tecnologie hanno reso molto più gradevole questa tipologia di pavimentazione, rendendola adatta ad ambienti casalinghi.

Bagno

Il bagno è l’ambiente domestico soggetto alla formazione di muffe e batteri per via dell’umidità. Di conseguenza il pavimento vinilico è una scelta decisamente efficace. La qualità idrorepellente del PVC lo rende una delle soluzioni più vantaggiose da utilizzare in bagno.

Può essere utilizzato anche per abitazioni con riscaldamento a pavimento.

Cucina

La versatilità del materiale consente il suo impiego anche in cucina, trasformando l’ambiente secondo lo stile preferito (dal classico, al moderno allo shabby chic).

È possibile anche replicare l’effetto ceramica o l’effetto legno. I modelli in commercio permettono di soddisfare ogni esigenza estetica.

Camera da letto

Il pavimento vinilico, essendo un ottimo isolante termico ed acustico, garantisce di realizzare un ambiente insonorizzato, perfetto per le camere sia dei ragazzi che dei bambini dove le attività di gioco e di svago possono essere molto rumorose.

L’effetto legno permette di avere nella zona notte una superficie accogliente e piacevole. Una vastità di modelli e trame ci permettono di replicare ogni tipo di geometria, con pose personalizzabili.

Soggiorno

Il soggiorno è il luogo dove si desidera trascorrere momenti di svago ma spesso è anche l’ambiente più particolare e lussuoso della casa. Le qualità estetiche del materiale soddisfano anche le esigenze più complicate.

I moderni pavimenti in PVC permettono di realizzare gli effetti cromatici molto interessanti replicando anche il parquet. La similitudine con i materiali naturali ha nel soggiorno la massima espressione.

Il pavimento vinilico, adatto per ambienti sia in stile classico che contemporanei, permette di giocare con trame e colori fantasiosi, oltre ad essere estremamente resistente.

Pavimento vinilico, quali vantaggi offre?

Un pavimento vinilico offre i seguenti vantaggi:

  • ottima capacità fonoassorbente;
  • lo spessore ridotto facilita la posa sopra superfici pre esistenti;
  • morbidezza al calpestio;
  • resistenza alla luce solare ed ai raggi UV;
  • ottimo per ambienti molto umidi come bagno e cucina;
  • molto resistente alle infiltrazioni d’acqua;
  • previene la formazione di muffe e batteri;
  • materiale riciclabile al 100%.

Pavimento vinilico: le modalità di posa

Le modalità di posa di un pavimento vinilico sono le seguenti:

  • PVC adesivo, presenta sul lato inferiore una colla che permette la perfetta adesione sulla superficie di posa. Acquistabile in pratici rotoli, la posa inizia sempre dal centro della stanza, togliendo la protezione adesiva. Mettendo il materiale sulla superficie da ricoprire, si provvede a schiacciare dal centro verso i lati con forza. Nel momento in cui si arriva alle pareti del locale, mediante un cutter si provvede a tagliare la parte eccedente.

 

  • PVC a click o ad incastro, un sistema di posa simile al parquet flottante ad incastro, il quale permette la messa in opera anche a personale non specializzato. Qualunque sia la tipologia, prima di procedere alla posa occorre provvedere alla pulizia della superficie, in modo che sia perfettamente asciutta e si impedisca la risalita dell’umidità. Qualora decidessi di posare su una superficie pre-esistente, oltre a sgrassare perfettamente il pavimento, è fondamentale livellare in maniera precisa per eliminare ogni possibile imperfezione. Le listelle si installano secondo una modalità semplice, tramite il cosiddetto click-system.

Pavimento vinilico, dalla pulizia alla manutenzione

La fasi di pulizia e manutenzione delle superfici viniliche sono molto semplici. È sufficiente rispettare alcuni punti base al fine di mantenere in ottimo stato la superficie per diversi anni.

Le case produttrici consigliano di utilizzare un mocio con acqua calda per sgrassare lo sporco. L’operazione è favorita dal fatto che il materiale vinilico risulta impermeabile.

È sconsigliato l’impiego di apparecchi per la pulizia a vapore. Non occorrono dunque macchinari particolari per procedere alla pulizia. Sarà sufficiente eliminare i residui di polvere per poi passare alla fase di lavaggio, senza usare troppa acqua.

Pavimento vinilico, può essere dannoso per la salute dell’uomo?

Negli ultimi anni i dubbi sull’utilizzo di questo materiale spesso sono stati alimentati da false teorie. Si ritiene che questo materiale possa essere dannoso per la salute dell’uomo e degli animali domestici. A tale proposito, il Parlamento Europeo non ha mancato di sottoporre a ferrea legislazione la materia, rendendo obbligatoria la certificazione. Quest’ultima ha reso il materiale conforme ed utilizzabile in ambienti come case, uffici e  locali pubblici.

Con il certificato CE, le aziende produttrici garantiscono di non utilizzare durante la fase di produzione materiali dannosi e nocivi per l’uomo come piombo, metalli pesanti e solventi.

Con la certificazione A+, si indica che il materiale, una volta posato, assicura una bassa emissione di sostanze inquinanti.

 

Materiali

Guida alla scelta dei pavimenti per case moderne

Oggi i pavimenti rispondono ad esigenze di design molto diverse rispetto ai concept che tradizionalmente si attribuiscono a questi importanti elementi d’arredo. Fino a qualche anno fa si riteneva che ogni ambiente avesse il suo pavimento ideale, ma si tratta di una scelta stilistica avente il grande svantaggio legato alla percezione visiva degli ambienti. Ogni cambio di pavimento modifica drasticamente lo spazio percepito della casa.

La nuova tendenza è quella di optare per un unico pavimento per tutti gli ambienti. Vediamo quali sono gli aspetti da considerare prima di scegliere la tipologia di pavimento più adatto per la tua casa.

Aspetti da considerare nella scelta dei pavimenti per case moderne

La scelta del pavimento di casa non deve essere fatta considerando solo l’estetica del tipo di pavimento.

Gli aspetti da considerare sono i seguenti:

  • Tipo di locale/stanza. Prima di tutto bisogna pensare in quale ambiente verrà posizionato il pavimento: per cosa è adibito? È scuro o luminoso? Ci sono bambini o animali che possono rovinare un pavimento delicato? Un pavimento bianco oppure chiaro possono dare nuova luce ad una stanza poco illuminata, ma possono richiedere particolare attenzione in ambienti come il bagno e la cucina. Un pavimento scuro, invece, può aiutare a riproporzionare un ambiente troppo ampio.
  • Materiali. Per i materiali da scegliere, le prestazioni sono un argomento importante. Ad esempio, rn pavimento in laminato o in grés porcellanato sarà più indicato di un parquet in ambienti di servizio o laddove ci siano animali.
  • Manutenzione. Fondamentale è anche chiedersi il tipo di manutenzione che il pavimento richiede. Prendersi cura dei pavimenti di casa è molto diverso se si parla di parquet piuttosto che di un pavimento in resina. Ciascuno ha la propria specificità.
  • Impatto estetico. È altrettanto importante avere ben chiaro l’effetto che si vuole ottenere dal punto di vista estetico e considerare l’impatto che il pavimento ha in un interno.

Soluzioni per i pavimenti di una casa moderna

La scelta del pavimento uniforme restituisce visivamente una casa molto più ampia. Le soluzioni possibili sono davvero tante, diverse per formato, effetto e materiali. Di seguito le tipologie di pavimento più utilizzate.

Pavimenti in grès porcellanato

Da anni è considerato il “re” dei pavimenti. È quello più scelto in assoluto. La sua straordinaria praticità e resistenza all’usura permette a questo materiale di essere utilizzato per applicazioni anche molto diverse tra loro: dalle aree commerciali agli ospedali, dagli uffici agli hotel. Non esiste uno spazio che non può essere rivestito con il grés.

Ottenuto pressando e cuocendo argille a circa 1250 gradi centigradi, inizialmente il grés porcellanato veniva proposto senza alcuna pretesa estetica. Non possedeva neanche tutte le caratteristiche strutturali che lo caratterizzano oggi, come ad esempio, la resistenza agli attacchi chimici o la capacità antibatterica, ultimamente proposta da alcuni produttori.

Grazie alla tecnologia digitale applicata a questo settore, è stato possibile prima migliorare tecnicamente i prodotti ceramici e successivamente ottenere piastrelle in grado di simulare perfettamente altri materiali di design come il legno, il marmo, la pietra o il cemento.

Pavimenti in marmo

Quando si parla di marmo, si parla di lusso. Il fascino di questo materiale è intramontabile e non teme rivali.

Qualsiasi superficie rivestita in marmo diventa più bella e preziosa. La lavorazione è una delle voci che rendono il marmo tra i materiali più costosi nel panorama dei pavimenti. Se vengono aggiunti i costi di estrazione, trasporto e posa, per la quale sono necessarie maestranze altamente specializzate, si arriva a capire il motivo per cui rappresenta una scelta difficile senza un budget sostanzioso.

Le tonalità e le colorazioni che puoi scegliere sono davvero tante: dai colori neutri a quelli brillanti del verde, blu e rosso. Se ami il marmo ti piacciono sicuramente la sua lucentezza e le venature capaci di arredare ogni ambiente con gusto ed eleganza.

Pavimenti in legno

Gli elementi distintivi che contraddistinguono questo materiale sono tanti. Naturale isolante contro rumori e freddo, è capace di restituire comfort, eleganza e piacere al tatto. Apparentemente fragile, una volta trattato è il materiale perfetto per arredare qualsiasi ambiente.

La pavimentazione in parquet è spesso associata solo alla camera da letto, ma oggi non è più così. Esistono pavimenti in legno resistenti all’umidità ed all’usura e, con i giusti accorgimenti, è possibile progettare una casa utilizzando questo materiale anche in bagno o in cucina.

Anche il pavimento in legno ha subito modifiche nel tempo sia in termini estetici che strutturali. Dagli originali listelli 6×40 cm, ai moderni listoni di 20×250 cm in grado di ampliare la percezione dello spazio. Proprio per questo motivo sono ideali per arricchire e caratterizzare anche ambienti contemporanei.

Un tempo temuto per la sua fragilità, oggi il pavimento in legno può durare a lungo grazie ai trattamenti specifici studiati per aumentare la sua resistenza.

Pavimenti in resina

Questo materiale è ideale per i pavimenti interni delle case moderne e oggi è tra i materiali più di successo in ambito residenziale. Si tratta di una tipologia di pavimentazione ampiamente personalizzabile, che consente di realizzare una superficie unitaria, caratterizzata dalla totale assenza di fughe. Per questo dona agli ambienti un aspetto moderno e di design.

La resina negli anni passati aveva un effetto lucido e plastico ed era destinata prevalentemente ai pavimenti di uso industriale e commerciale. Grazie alle nuove tecnologie ha ottenuto un successo sempre più evidente anche in ambito residenziale.

Anche la resina, come il micro cemento, è un pavimento con superficie continua a basso spessore. Si può personalizzare nei colori e negli effetti, è applicabile ai pavimenti esterni e se correttamente trattata è resistente agli agenti atmosferici.

Pavimenti in cemento

La pavimentazione in microcemento, un materiale elegante, resistente e durevole, è capace di adattarsi ad ogni tipo di abitazione. Il suo aspetto monolitico, senza fughe o giunti di dilatazione, conferisce agli ambienti un grande senso di ampiezza. Non subisce cambiamenti nel tempo e non ingiallisce, ma può rivestire anche pareti, soffitti e ogni altra struttura d’arredo.

Questo tipo di pavimento è in grado di adattarsi ad ogni tipo di abitazione, dalla casa di campagna in stile country, allo stile industrial, dall’elegante appartamento in centro a quello in stile minimalista.

Interior Design, Materiali

Parquet o laminato? I vantaggi e le differenze

I pavimenti in parquet ed in laminato sono tra i tipi di pavimentazione più diffusi. Sono molto simili sotto molti aspetti, soprattutto per quanto riguarda l’aspetto estetico. È quasi impossibile distinguere a prima vista un pavimento in laminato di alta qualità con effetto legno da un pavimento in parquet. Scopriamo insieme quali sono le differenze principali tra parquet e laminato.

Quali sono le differenze tra i due tipi di pavimentazione?

 

Entrambi le tipologie di pavimentazione presentano i loro particolari vantaggi e forse anche qualche svantaggio.

 

Il parquet è fatto di vero legno e può essere prefinito oppure in legno massello. Il laminato è fatto di materiali compositi, per la maggior parte fibre di legno e cellulosa, la cui superficie può essere simile al legno vero. Scegliere il miglior parquet non è affatto facile. Il laminato invece è disponibile in molte altre varianti in modo da poter imitare, ad esempio, un pavimento piastrellato.

 

Il pavimento in laminato non può essere definito “parquet”, perché nella parte superiore presenta un decoro che simula un particolare tipo di legno, ad esempio afrormosia o rovere, ma non è legno vero. La doga infatti deve essere costituita nello strato superficiale da legno nobile di almeno 2,5 millimetri di spessore.

Le caratteristiche di un pavimento in parquet

 

Il parquet è un tipo di pavimento realizzato in vero legno. Lo strato intermedio in HDF (pannello di fibra ad alta densità), il supporto e la superficie sono tutti in legno.

 

Per sua natura, il parquet crea un’atmosfera naturale ed accogliente in qualsiasi ambiente. E quando si tratta di calore sotto i piedi, i pavimenti in vero legno sono imbattibili.

 

Trattandosi di pavimenti in legno necessitano di una manutenzione adeguata, oltre che di una pulizia regolare. Questa è una delle principali differenze tra il parquet ed i pavimenti in laminato.

 

La superficie di un parquet già pronto è stata trattata in modo tale da essere pronta per l’ uso residenziale e non necessita di ulteriori sigillature. Oltre alla normale pulizia (spesso è sufficiente una semplice passata di aspirapolvere per rimuovere lo sporco sciolto), i listoni devono essere ri-oliati una volta all’anno. Le superfici laccate devono essere trattate con un prodotto appropriato.

 

Il parquet è fatto di legno, un materiale naturale, quindi presenta un altro piccolo svantaggio rispetto ai pavimenti in laminato: la luce del sole può causare lo scolorimento. A seconda del tipo di legno, può diventare più chiaro, più scuro o assumere una sfumatura gialla. Se hai finestre a tutta altezza e quindi una forte luce solare che colpisce i pavimenti, devi fare in modo di proteggere il pavimento in legno appendendo delle tende.

 

A differenza del pavimento in laminato, il parquet può essere levigato (anche nella versione multistrato), ciò significa che è più duraturo del pavimento in laminato, ma è più costoso da acquistare inizialmente. Tuttavia, il prezzo più alto si ripaga grazie alla sua durata potenzialmente più lunga. Inoltre, il parquet è un pavimento altamente sostenibile: la struttura stabile dello strato intermedio in HDF dei pavimenti in parquet pronti per l’uso fa sì che solo nello strato superficiale vi è legno pregiato.

Le caratteristiche di un pavimento in laminato

 

I pavimenti in laminato sono ancora oggi oggetto di molti pregiudizi ingiustificati.

Innanzitutto non sono assolutamente fatti di plastica e questo significa che non sono “pavimenti artificiali” come il vinile. Sono realizzati al 100% con materiali naturali, in particolare fibre di legno, cellulosa, carta (decorativa) e resina. Si tratta quindi di un pavimento naturale e sostenibile, come il parquet.

 

I pavimenti in laminato sono disponibili in diversi design sia del legno che di altri materiali; la scelta è praticamente infinita ed i produttori aggiornano continuamente la gamma dei loro prodotti per soddisfare le ultime tendenze. Questi decori non sono realizzati solo simulando l’aspetto del legno, ma sono disponibili anche con la simulazione di parecchi altri materiali, come la pietra o le piastrelle.

 

I pavimenti in laminato di alta qualità di oggi non hanno più nulla in comune con i pavimenti in laminato presenti sul mercato negli Anni ’90. Come i parquet già pronti, i pavimenti in laminato sono costituiti da più strati. Al centro si trova un pannello di fibra ad alta densità; lo strato inferiore è costituito da un supporto stabilizzante, mentre lo strato superiore è costituito da materiale decorativo impregnato di resina melaminica. Infine, lo strato superficiale più esterno è l’overlay, un film sottile trasparente ed impermeabile che protegge il laminato da acqua ed abrasioni.

 

La resina presente è anche ciò che rende il pavimento laminato così resistente e facile da manutenere. Le varianti premium di alta qualità dei pavimenti in laminato sono resistenti ai graffi e sono probabilmente la scelta migliore se in casa circolano bambini e animali domestici. Anche la rumorosità dei pavimenti in laminato sono un ricordo del passato. Lo strato intermedio in HDF rende le doghe relativamente pesanti, quindi non vibrano facilmente. Un cuscino fonoassorbente integrato o installato separatamente rende il pavimento laminato ancora più silenzioso.

 

I pavimenti in laminato sono in grado di sopportare anche il bagnato. Le giunture a tenuta stagna e lo strato intermedio resistente ai rigonfiamenti garantiscono che l’acqua dello straccio e le accidentali perdite d’acqua non causino alcun danno.

Le differenze nella posa tra laminato e parquet

 

Non ci sono differenze particolari nella posa dei pavimenti in laminato ed in parquet. Entrambi i tipi di pavimento sono dotati di un robusto sistema ad incastro che li rende ideali per la posa flottante, anche sopra il sistema di riscaldamento a pavimento.

 

Il parquet però può essere anche incollato, cosa sconsigliabile per il laminato. Infatti, quest’ultimo deve essere posato in maniera flottante in modo tale da creare un’isola i cui movimenti lo coinvolgono nella sua interezza e senza che si creino fessure.

 

I pavimenti in laminato sono disponibili anche con un cuscino fonoassorbente integrato, che elimina una fase del processo di installazione rispetto ai pavimenti in legno e ne facilita la posa.

 

Il lavoro è ancora più semplice con una fresa per laminati, anche se per il parquet è sicuramente necessaria una sega.

 

Nella posa del parquet occorre prestare una maggiore attenzione dato che è più costoso rispetto alle più economiche doghe di laminato.

Materiali

Consigli utili su come coibentare casa in maniera adeguata

Avere una casa adeguatamente coibentata è fondamentale per mantenere il comfort e le bollette basse. Tuttavia, non è facile capire esattamente quale tipo di isolamento scegliere. Scopriamo insieme cosa vuol dire coibentare una casa e su cosa intervenire per farlo in maniera adeguata.

Cosa vuol dire coibentare casa?

 

Coibentare vuol dire utilizzare in casa dei materiali isolanti che trattengono il calore all’interno dell’edificio quando fuori fa freddo e diminuiscono la quantità di calore che entra nell’edificio quando fa caldo.

 

Il valore R (resistenza di un materiale isolante al flusso di calore ) misura l’efficacia dell’isolamento. Più alto è il valore R, più l’isolamento è resistente al flusso di calore e più alte sono le prestazioni. Isolare adeguatamente casa può ridurre in modo significativo le bollette energetiche. Le case mal coibentate perdono aria calda in inverno ed aria fresca in estate. Queste perdite costringono a far funzionare più a lungo i sistemi di riscaldamento e di raffreddamento al fine di mantenere una temperatura confortevole in casa.

 

Avere una casa coibentata in maniera adeguata offre i seguenti vantaggi:

 

  • risparmio sulle bollette. Si stima che i proprietari di casa possano risparmiare oltre il 15% sui costi di riscaldamento e di raffreddamento isolando correttamente soffitte, pavimenti, vespai e scantinati.

 

  • Protezione dell’ambiente. Isolare meglio il maggior numero possibile di abitazioni significa ridurre i combustibili fossili bruciati per il riscaldamento ed il raffreddamento, proteggendo l’ambiente.

 

  • Maggiore comfort e benefici per la salute. Una casa ben coibentata mantiene una temperatura costante durante tutto l’anno, più confortevole rispetto alle fluttuazioni costanti della temperatura. Un isolamento di buona qualità riduce la quantità di umidità all’interno, che ha diverse implicazioni negative per la salute, tra cui reazioni allergiche, eruzioni cutanee ed asma.

Quali sono le parti della casa che vanno coibentate?

 

È fondamentale sapere quali sono le parti della casa a cui dare la priorità nella coibentazione. A seguire un elenco delle priorità sulle quali intervenire:

 

  • È importante isolare il sottotetto, poiché il calore sale e fuoriesce attraverso lo stesso se non è isolato in modo adeguato, comportando un notevole aumento delle bollette. Sarà necessario riscaldare di più per mantenere una temperatura confortevole.

 

  • Pareti esterne. Oltre al sottotetto, è fondamentale assicurarsi che le pareti esterne siano ben isolate. Le pareti esterne isolate creano una barriera simile ad una “coperta” tra la casa ed il mondo esterno, riducendo il flusso d’aria e mantenendo una temperatura interna confortevole.

 

  • Pareti interne. L’isolamento delle pareti interne può far diminuire le bollette riducendo il trasferimento d’aria tra le stanze. Con un buon isolamento delle pareti interne e con l’aiuto di un sistema di termostati intelligenti, è possibile riscaldare e raffreddare solo le stanze utilizzate regolarmente.

 

  • L’aggiunta di un isolamento ai pavimenti, soprattutto nelle aree non riscaldate come le cantine, può impedire la fuoriuscita dell’aria riscaldata o raffreddata e contribuire a mantenere una temperatura confortevole in casa. Inoltre, i pavimenti isolati contribuiscono a ridurre il rumore, soprattutto nelle case a più livelli.

 

  • Isolare adeguatamente un seminterrato non finito può aiutare a trattenere l’aria riscaldata e raffreddata in casa. Se il seminterrato è finito, l’aggiunta di isolamento può renderlo uno spazio abitabile, aggiungendo spazio alla casa.

 

  • Spazi vuoti. Un vespaio è uno spazio stretto tra il terreno ed il piano terra di un’abitazione. L’isolamento di un vespaio può trattenere l’aria riscaldata e raffreddata all’interno della casa. Poiché i vespai contengono spesso tubature, l’isolamento può evitare che le tubature si congelino in inverno.

Quali sono i materiali isolanti?

 

Esistono diverse tipologie di materiali isolanti. Tra questi vi sono i seguenti:

 

  • fibra di vetro. L’isolamento in fibra di vetro è costituito da sottili fibre di vetro. Questo tipo di isolamento è economico, facile da installare e resistente all’umidità. Ciò è utile nelle zone ad alta umidità. È un materiale irritante per i polmoni e per la pelle, quindi è necessario indossare sempre indumenti protettivi quando viene usato.

 

  • L’isolamento in cellulosa è composto da prodotti cartacei riciclati che sono stati trattati con additivi per renderli resistenti al fuoco ed ai roditori. Di conseguenza, l’isolamento in cellulosa è il tipo di isolamento più ecologico disponibile. Tuttavia, è più costoso dell’isolamento in fibra di vetro. Inoltre, può assorbire più facilmente l’umidità, il che significa che a volte può ammuffire e marcire.

 

  • L’isolamento in schiuma è realizzato di solito con materiali plastici, come il polistirene o il poliuretano. Questo tipo di isolamento viene spruzzato sul posto o trasformato in pannelli di schiuma.

 

  • Lana minerale. L’isolamento in lana minerale viene relizzato con fibre di pietra naturale. Le fibre provengono da rocce vulcaniche, che vengono fuse a circa 1.600°C, quindi trasformate in lana e legate insieme. L’isolamento in lana minerale è naturalmente resistente all’umidità e non si ammuffisce facilmente. La lana minerale è incombustibile, non conduce il calore e può resistere a temperature superiori a 1.000°C, rendendola altamente resistente al fuoco. Tuttavia, durante l’installazione dell’isolamento in lana minerale è necessario utilizzare un equipaggiamento protettivo, compresa la maschera, poiché può causare irritazioni. Inoltre, la lana minerale è più costosa dell’isolamento in fibra di vetro.

Quali fattori considerare prima della scelta dell’isolamento adatto?

 

Prima di scegliere il tipo di isolamento adatto alla tua casa è fondamentale considerare i seguenti fattori:

 

  • il valore R. Come già anticipato, il valore R si riferisce all’efficacia dell’isolamento. Più alto è il valore R, più il materiale coibentante è resistente al flusso di calore e più alte sono le prestazioni. Pertanto, se possibile, scegli un isolamento con il valore R più alto. Verifica sempre il valore R prima di scegliere il materiale isolante.

 

  • Il clima. Anche il clima determina il valore R migliore per le tue esigenze di isolamento. Se vivi in un clima mite, può essere sufficiente un isolamento con un valore R inferiore. Se le temperature sono più estreme, è necessario un valore R più alto per mantenere una temperatura confortevole in casa.

 

  • L’investimento. Il costo dell’isolamento varia a seconda del tipo e del materiale. Pertanto, ricorda di confrontare il costo del valore R per decidere se un determinato tipo di isolamento fa al caso tuo. Risulta ancora attiva l’agevolazione statale del Superbonus 110% che può aiutarti a risparmiare.

 

  • L’impatto sull’ambiente. I diversi tipi di isolamento hanno un diverso impatto ambientale. Ad esempio, l’isolamento in cellulosa è il materiale isolante più ecologico perché è principalmente materiale riciclato. Altri materiali danneggiano maggiormente l’ambiente e questo è un fattore che va considerato.

 

  • Il layout della casa. Anche il design della casa gioca un ruolo importante nella scelta del tipo di isolamento da utilizzare. Se la tua casa è molto articolata dovresti utilizzare un isolamento a spruzzo o a schiuma libera, che sono più adatti per accedere alle aree difficili. Invece, se la casa ha uno stile più convenzionale l’opzione migliore è rappresentata dai pannelli isolanti o dai cordoni di schiuma.
Edilizia, Manutenzione, Materiali

Infiltrazioni d’acqua: principali cause e rimedi

La presenza di umidità e le infiltrazioni d’acqua sono una delle principali cause di degrado di un’abitazione.

Riconoscerle in modo tempestivo, capirne le cause e porvi rimedio, consente di evitare o minimizzare i danni ad intonaci o rivestimenti, se si tratta di edifici di valore storico o artistico, oppure alle strutture di balconi, solai e coperture.

L’umidità presente all’interno della casa può causare l’insorgenza di muffa ed efflorescenze antiestetiche. Per prevenire la comparsa di macchie da muffa sui muri è necessario aprire spesso le finestre e far arieggiare gli ambienti della casa.

Le infiltrazioni d’acqua possono causare danni molto più gravi rispetto ai problemi dovuti all’umidità. Scopriamo insieme le cause delle infiltrazioni ed i possibili rimedi.

Quali sono le principali cause delle infiltrazioni d’acqua?

La presenza di acqua nelle murature solitamente è dovuta a due cause principali, quali umidità di risalita capillare e vere e proprie infiltrazioni d’acqua.

Le infiltrazioni d’acqua si manifestano nei seguenti casi:

  • nell’intradosso delle coperture a falde inclinate in seguito allo spostamento o alla rottura accidentale di uno o più elementi del manto di copertura, soprattutto se costituito da scandole in legno, coppi, tegole marsigliesi, lastre di pietra, coppi ed embrici, oppure per la rottura o l’otturazione di una grondaia o un discendente;
  • in corrispondenza di camini a causa della corrosione o dell’assenza di converse e scossaline di metallo;
  • nelle coperture piane (praticabili e non praticabili) per la rottura o l’obsolescenza della guaina di impermeabilizzazione, l’esecuzione dei sormonti (orizzontali o verticali) oppure veri e propri errori di progettazione;
  • nelle murature in corrispondenza dei balconi per la presenza di lesioni e spaccature nello zoccolino della pavimentazione, l’errata esecuzione del sormonto verticale oppure la sua assenza;
  • in corrispondenza dei solai o delle pareti verticali a causa della rottura di una conduttura dell’acqua, una colonna di scarico condominiale o un discendente pluviale.

Come prevenire ed eliminare le infiltrazioni d’acqua?

È possibile prevenire e contrastare i danni dovuti alle infiltrazioni d’acqua ed all’umidità in base alla specifica situazione, alla tipologia ed alle cause del problema.

Una strategia molto efficace soprattutto per le coperture degli edifici storici, consiste nel prevenire il fenomeno ispezionando regolarmente (due volte l’anno, in autunno e primavera) il manto di copertura ed il sistema di scolo dell’acqua piovana.

Occorre verificare in particolare:

  • l’integrità del manto di copertura senza elementi rotti o spostati;
  • l’efficienza delle grondaie, senza parti deformate o giunti tra i pezzi non combacianti e sigillati;
  • il corretto funzionamento di calate e discendenti, senza otturazione dovute ad accumuli di foglie, detriti o cartacce portate dal vento;
  • la presenza ed il buono stato di conservazione di converse e scossaline in lamiera metallica in corrispondenza di comignoli, abbaini, parapetti in murature, displuvi e lucernari;
  • la corretta sigillatura del telaio fisso dei lucernari.

Questi problemi, in caso di esito negativo, sono facilmente risolvibili con semplici riparazioni.

L’ispezione delle coperture piane, praticabili o non praticabili, pone alcune difficoltà aggiuntive. La funzionalità dei bocchettoni per lo smaltimento dell’acqua piovana è facilmente riscontrabile con un semplice esame a vista.

La presenza di lacerazioni e difetti di progettazione della guaina di impermeabilizzazione o di perdite nei pluviali incassati risulta spesso visibile solo quando compaiono le infiltrazioni.

Se la fonte dell’infiltrazione non è nota, per individuarla si possono adottare due sistemi:

  1. per avere una prima idea della possibile provenienza dell’infiltrazione, si può versare un secchio di acqua colorata di giallo fluo, rosso oppure blu nel punto sospetto. La formazione di una macchia colorata non lascia spazio a dubbi;
  2. una volta individuata la grondaia o la tubazione guasta, si può eseguire una video ispezione per determinare il punto esatto di rottura, minimizzando tempi e costi di riparazione.

Come si manifestano i danni da infiltrazioni d’acqua nelle finiture?

I danni da infiltrazioni d’acqua nelle murature intonacate si manifestano:

  • prima con la creazione di aloni di colore grigio, giallastro, nero o marrone a seconda della presenza di acqua pulita oppure sporca;
  • successivamente con danni alla tinteggiatura: esfoliazione e caduta di piccole scaglie nel caso di tinteggiature sintetiche al quarzo; disgregazione, polverizzazione e formazione di efflorescenze negli intonaci a calce. Se l’infiltrazione viene trascurata si arriva quindi alla formazione di patine biologiche e/o distacchi con successiva caduta di placche di intonaco o elementi di rivestimento con possibili danni a cose o persone.

Le infiltrazioni d’acqua causano tuttavia anche danni strutturali molto gravi che possono portare a veri e propri crolli.

Le parti degli edifici più esposte sono le carpenterie lignee della copertura ed in particolare le teste delle capriate dell’orditura principale, oppure le strutture aggettanti in cemento armato come le solette dei balconi, i parapetti in muratura o le pensiline.

L’origine dell’umidità di risalita capillare

L’origine dell’umidità di risalita capillare è diversa ed è del tutto fisiologica. Essa riguarda soprattutto gli edifici con pareti portanti in materiali porosi come i mattoni fabbricati a mano, il tufo o l’arenaria.

Poiché la base delle murature e le fondazioni vengono a contatto con l’umidità contenuta nel terreno, l’acqua tende a risalire per capillarità, raggiungendo un’altezza direttamente proporzionale al materiale della muratura, al suo spessore ed alla quantità di acqua.

Il livello dell’umidità di risalita, definito nella norma UNI 11182 “fronte di risalita”, è variabile anche in base alla stagione ed al contesto.

L’umidità di risalita nel caso degli edifici diminuisce il comfort interno dell’abitazione e danneggia gli intonaci e le murature.

I danni si concentrano soprattutto nella cosiddetta “fascia di bagnasciuga”, in cui la muratura risulta alternativamente asciutta o impregnata d’acqua in base all’alternanza stagionale.

Qui si verificano la formazione di efflorescenze e sub-efflorescenze saline, la disgregazione e polverizzazione dei giunti di malta e l’esfoliazione dei mattoni o conci di pietra.

La muratura delle zone sottostanti assume invece una colorazione più scura dovuta alla presenza di acqua.

In casi rari l’umidità di risalita causa danni talmente gravi da costituire un rischio per la stabilità di un edificio. Può avere effetti devastanti sulle decorazioni come stucchi, affreschi, mosaici parietali o tappezzerie.

Materiali

Quali sono i migliori top cucina esistenti in commercio?

La scelta del top cucina è fondamentale nella progettazione della cucina stessa perché ne è il completamento stilistico.

Nelle abitazioni moderne, in cui cucina e soggiorno dialogano direttamente, il top è al centro dell’attenzione, poiché spesso è protagonista di isole e penisole.

Lo stile del top conferisce design e carattere a tutto l’ambiente. Trattandosi di un componente a vista nella cucina, è fondamentale raggiungere il giusto equilibrio tra estetica e funzionalità.

Top cucina: caratteristiche e differenze dei materiali

In commercio le proposte di top cucina sono innumerevoli: è possibile scegliere tra tanti colori, effetti e finiture. Ma è il materiale di cui è composto il piano di lavoro a fare davvero la differenza. A seguire una lista dei migliori materiali per top cucina attualmente presenti sul mercato.

Laminato

Il laminato, un materiale molto versatile esteticamente, in grado di replicare anche materiali più pregiati. Tra i suoi vantaggi vi è indubbiamente il prezzo: è un materiale economico, molto resistente a graffi ed urti. Resistente alle macchie, di facile pulizia, richiede pochissima manutenzione. È possibile realizzarlo in tanti colori e finiture, così da adattarsi allo stile della cucina. È molto sensibile al calore ed allo scolorimento dovuto ai raggi del sole. È suscettibile ad infiltrazioni d’acqua e vapore in prossimità delle giunzioni. Per questi motivi non è il materiale più resistente per il piano di lavoro della cucina.

Laminato HPL

La ricerca di nuove soluzioni funzionali per la cucina ha dato vita a materiali innovativi, come il laminato stratificato HPL (ad alta pressione), un’evoluzione del più comune laminato, in grado di soddisfare le richieste sempre più esigenti di stile e funzionalità.

Si tratta di un laminato composto da strati di fibre di cellulosa unito a resine termoindurenti, che sottoposte ad un’applicazione simultanea di pressione e calore, danno vita ad un materiale non poroso, omogeneo e a cui è possibile conferire la finitura superficiale richiesta dal cliente. Questo procedimento tecnologico lo rende un materiale resistente, sia all’acqua che al calore, cosa che il laminato standard non è in grado di assicurare.

Pietre naturali: marmo e granito

Ami la forza espressiva delle pietre naturali e vuoi dare un tocco elegante e materico alla tua cucina? Il granito ed il marmo sono tra i migliori materiali per i top delle cucine.

Il granito è un materiale duraturo e resistente, da sempre sinonimo di forza e capace di conferire carattere alle cucine in cui è inserito. È una pietra naturale che manifesta una certa porosità, ma è capace di resistere agli acidi meglio del marmo. Ha una maggiore capacità di resistere agli urti e di mantenere il proprio aspetto immutato nel tempo.

Il marmo invece è il materiale scelto da chi vuole realizzare una cucina di pregio e che sappia resistere ai trend del momento. Grazie alle sue venature tipiche ed irripetibili, questo materiale è in grado di impreziosire ogni spazio conferendo alla cucina un’eleganza senza tempo.

Da sempre il marmo viene utilizzato nelle cucine di lusso, garantisce anche una superficie altamente igienica, in cui poter cucinare con tranquillità, ma sempre con una certa attenzione. È più delicato rispetto al granito: un urto troppo violento potrebbe causare la rottura della lastra di marmo ed agenti chimici o sostanze acide possono macchiarlo.

Quarzo

Il quarzo, uno dei minerali più preziosi presenti in natura nonché uno dei migliori materiali per i top cucine.

Per i piani cottura  si parla di agglomerati di quarzo, in quanto sono materiali costituiti da circa il 95% di quarzo naturale con l’aggiunta di componenti come vetro, pigmenti colorati o resine per migliorarne la resa estetica e la durevolezza. Il risultato è un top dalle texture brillanti ed uniche. Un piano liscio e non poroso, quindi impermeabile ai liquidi, altamente igienico ed antibatterico.

È un materiale performante e capace di durare nel tempo, perché molto resistente alle sollecitazioni quotidiane, alle macchie, agli acidi e alle abrasioni. È di facile manutenzione e non necessita di eccessiva cura.

Va fatta attenzione alle pentole bollenti, perché il quarzo non è estremamente resistente al calore: posizionare una pentola appena tolta dal fuoco sul piano, senza le dovute precauzioni potrebbe segnarlo irrimediabilmente o anche romperlo.

Acciaio

Le proprietà igieniche di questo materiale lo rendono particolarmente adatto per l’utilizzo in cucina. Per questo motivo è considerato tra i migliori materiali per i top cucine. Ha una vita pressoché infinita, una grande resistenza agli urti ed è molto facile da pulire. È molto utilizzato nelle cucine moderne, per il look minimal che conferisce alla cucina, nonché nelle cucine professionali per le sue qualità igieniche e di grande praticità.

Corian

Il Corian, composto da resine duttili e facili da lavorare, è un materiale in grado di dar vita a prodotti privi di giunture, che non solo sono antiestetiche in un ambiente moderno, ma potrebbero essere un ricettacolo di germi e sporco.

Di grande bellezza estetica, il Corian viene spesso utilizzato per realizzare penisole e isole in continuità con il piano cucina, ma anche lavelli integrati al top, conferendo gusto e design alle cucine moderne.

Tra le sue peculiarità vi sono la possibilità di realizzare anche piani di lavoro curvi, dando vita a cucine altamente personalizzate e creative e la possibilità di ripristinare piccole abrasioni o graffi direttamente in loco, senza smontaggio.

Si tratta di un materiale davvero resistente che rappresenta una scelta all’avanguardia nell’arredamento delle cucine moderne.

Dekton

Il Dekton, un agglomerato di materiali naturali come vetro, ceramica e quarzo. È l’ideale anche per un uso intenso dei piani lavoro, perché è in grado di resistere a graffi, urti, abrasioni, fuoco e calore, macchie di agenti chimici e acidi. È un prodotto in grado di offrire una superficie liscia, non porosa, dall’elevato valore estetico, piacevole al tatto e, con le sue lastre di grande formato e disponibili in diversi spessori, è possibile rivestire grandi superfici senza giunture.

Perfetto per le cucine moderne perché permette la realizzazione di cucine con lavello integrato nel top. Ideale per chi ama la pulizia delle linee e la continuità visiva di questa soluzione stilistica. Disponibile in tantissimi colori e finiture, alcune in grado di replicare le venature del marmo o il metallo ossidato.

Top cucina in Laminan, una soluzione all’avanguardia

Questo materiale è in grado di garantire un piano di lavoro resistente ad ogni tipo di stress meccanico, ma anche incredibilmente bello da vedere. Si tratta di una lastra ceramica in grande formato, 1000x3000mm, disponibile in molteplici colorazioni e realizzabili in diversi spessori e profili per adattarsi ad ogni contesto ed arredamento.

I vantaggi di un piano in Laminam sono essenzialmente il design, elegante e ricercato, abbinato a caratteristiche qualitative impareggiabili:

  • è resistente al gelo e al caldo;
  • è facile da pulire, sono sufficienti acqua calda e detergenti neutri;
  • non teme agenti aggressivi come anticalcare o sgrassatori;
  • è inattaccabile da agenti acidi come limone e aceto o alimenti colorati come vino e caffè;
  • la sua superficie non porosa lo rende impermeabile all’acqua (assorbimento d’acqua 0,1% valore medio) ed inattaccabile da funghi e muffe;
  • la sua superficie è altamente igienica è idonea al contatto con alimenti;
  • è molto resistente ai raggi UV e mantiene aspetto e colore stabili nel tempo;
  • è resistente alla flessione nonché a graffi e abrasioni.

La cucina nelle abitazioni moderne è il cuore della casa e il top non è più soltanto il piano in cui svolgere le attività culinarie, ma rappresenta piuttosto il completamento della cucina, lo spazio in cui dialoga e si congiunge con il soggiorno.

 

Materiali, Stili e tendenze

Rivestimento in cotto, una tendenza sempre di moda

Il rivestimento in cotto, dal pavimento alla muratura, è il prodotto tipico della tradizione edilizia italiana più nobile ed antica.

Materiale “trasversale” che fa tendenza da sempre e continua ad affascinare e ad appassionare, anche in un mondo come quello dei rivestimenti per le pavimentazioni. Un settore dinamico, alla continua ricerca di soluzioni nuove e tecnologicamente avanzate.

Rivestimento in cotto: lavorazione e trattamento

La nascita del cotto si perde nel tempo: alcuni studiosi lo collocano in un’epoca antecedente alla civiltà Babilonese.

Il prodotto, pur subendo un’evoluzione nella tecnologia, è rimasto praticamente immutato nella forma.

Ancora oggi la sua bellezza è motivo d’orgoglio per i maestri artigiani che lo realizzano e per chi lo sceglie per la propria casa, sia in stile rustico che moderno.

Il cotto è composto da una varietà d’argilla, contenente un’alta percentuale di silicio, estratta da rocce sedimentarie. Dopo un periodo di stagionatura, il prodotto viene mescolato con l’acqua, in apposite impastatrici. Se ne ricava quindi una pasta, la quale, dopo il passaggio in apposite trafile o stampi, assume varie forme e dimensioni.

In seguito i vari pezzi sono sottoposti ad una cottura lenta e ad una temperatura elevata, che oscilla tra i 600° e gli 800°.

Per le argille più pregiate, quest’ultima fase della lavorazione, avviene in apposite fornaci a tunnel, al fine di garantire una perfetta distribuzione del calore e di conseguenza una cottura omogenea.

La superficie appare più o meno porosa, con una colorazione che va dall’ocra gialla al rosso amaranto. Le varie tonalità del rivestimento dipendono dalla zona di escavazione.

Il cotto è l’unico prodotto edilizio veramente biologico, data la sua composizione. Oggi il suo utilizzo è notevolmente cresciuto grazie alla bioedilizia ed alla bioarchitettura. Questi campi mirano a migliorare la qualità della vita, mediante l’utilizzo di materiali naturali, riciclabili al 100% ed ecologicamente sostenibili. Qualità caratteristiche del cotto.

Per conservare le mattonelle in cotto è indispensabile un trattamento su tutta la superficie: trattandosi di un materiale fondamentalmente composto di argilla, quest’ultima tende ad assorbire i liquidi e a far traspirare l’umidità.

Il processo d’impermeabilizzazione serve a prevenire la formazione di chiazze bianche, laddove vi siano problemi di umidità. È importante l’applicazione di uno specifico prodotto all’olio di lino, avente lo scopo di impedire il passaggio all’interno di liquidi e formando una specie di patina di protezione.

Per un effetto lucido, sono disponibili in commercio prodotti cerati. È consigliabile la pulizia giornaliera, con sostanze poco aggressive, le quali detergono perfettamente, senza rimuovere i trattamenti sigillanti.

Rivestimento in cotto, la tendenza del 2021

Al momento della scelta di questo materiale, ricordati di preferire sempre mattonelle di ottima qualità. Indubbiamente il cotto fatto a mano è il materiale più rustico ed il più prezioso.

Realizzato da maestri artigiani, esclusivamente a mano, è riconoscibile non solo per la forma o il colore, ma soprattutto per la superficie che appare irregolare e grezza.

Questo materiale è la tendenza del 2021. Questo trend è legato principalmente a due fattori:

  • da una parte abbiamo la comodità di questo materiale,
  • dall’altra troviamo il sapore familiare che riesce a dare all’ambiente, ricordando con estremo calore sapore di tempi passati.

Come vedremo nel prossimo paragrafo, questo materiale è ideale sia per ambienti interni che esterni.

Pavimenti esterni e pavimenti interni

Sei amante dei prodotti naturali? Il cotto è un materiale molto versatile, che ben si presta per rinnovare vecchi immobili o ambienti rustici, diffondendo un’armonia che resterà immutabile negli anni.

È ideale anche nella realizzazione di nuovi locali, ai quali conferisce un tocco di calore.

Le caratteristiche del cotto sono la resistenza nel tempo e l’effetto naturale e rustico che dona agli ambienti in cui viene messo. Particolarmente resistente alle abrasioni, trova la giusta collocazione nel soggiorno ed in cucina. Questi ultimi sono i locali più esposti, in quanto le superfici, essendo le zone dove si staziona più a lungo, sono maggiormente calpestate. Sono locali più esposti agli urti per caduta di oggetti e sono garantiti per una maggior resistenza alle scalfitture.

Per gli interni sono disponibili elementi dalle più svariate misure e rifiniture, adatti a tutti gli ambienti della casa. Disponibili in forme rettangolari, quadrate o a listelli che posizionati in orizzontale, verticale o a lisca di pesce, riproducono un effetto simile al parquet.

Giocando con le varie tonalità e dimensioni, si potranno creare delle pavimentazioni a mosaico, il cui risultato sarà una soluzione di grande effetto, che valorizzerà qualsiasi tipo di arredamento.

Una buona superficie in cotto deve essere in grado di svolgere le proprie funzioni tecniche ed estetiche, senza deteriorarsi a causa delle sollecitazioni e soprattutto deve evitare situazioni che provochino danno alle persone, come cadute per scivolamento.

Riguardo la pulizia il cotto levigato è più facile da gestire. Questo trattamento elimina la ruvidità, ma non intacca la sfumatura di colore. Nella pavimentazione esterna, questo materiale è spesso scelto per la sua resistenza agli agenti atmosferici. Dopo la cottura, acquista una notevole resistenza alle intemperie.

È particolarmente resistente alle pressioni di tutti i mezzi, oltre che agli shock termici ed al gelo. A differenza degli interni, per quelli esterni è preferibile non effettuare alcun trattamento protettivo, perché ciò ne impedirebbe la traspirazione. Nel caso l’acqua fosse assorbita, ne verrebbe impedita la fuoriuscita ed in caso di gelate, si potrebbero verificare rotture.

Si consiglia il cotto senza finiture, in quanto la sua superficie ruvida, evita che in presenza di acqua, il pavimento possa diventare scivoloso.

Sicuramente il cotto è una tipologia di materiale che può essere impiegato per la realizzazione di pavimenti e rivestimenti.

 

 

 

 

 

Materiali

Rivestimento bagno: piastrelle e mosaici più adatti

Il bagno, oltre alla cucina, è probabilmente il luogo più umido della casa. Si tratta della stanza condivisa da più persone e per questo motivo il rivestimento deve garantire facilità di pulizia ed igiene.

 

I materiali utilizzati per il rivestimenti bagno non devono assorbire l’acqua e devono essere inattaccabili dai prodotti chimici utilizzati per la pulizia. Le piastrelle di rivestimento del bagno devono essere robuste, resistenti e facili da pulire.

Piastrelle bagno: materiali, caratteristiche e posa

 

Sul mercato troviamo una vasta gamma di rivestimenti, dalla ceramica al sughero.

I materiali adatti per le piastrelle bagno

 

I materiali adatti per le piastrelle da bagno sono:

 

  • Ceramica: disponibili in una vasta gamma di colori e finiture, dal bianco lucido ai disegni colorati e fantasia. Sono molto facili da pulire ed molto resistenti.

 

  • Porcellana: è più densa e duratura della ceramica ed è anche disponibile in un’ampia varietà di colori brillanti. Più dura delle piastrelle a base di argilla, può avere un “colore passante”, un vantaggio in caso di scheggiature. Ideale per un bagno in stile classico.

 

  • Grès porcellanato: le mattonelle in grès consentono di ridurre i costi, sono estremamente resistenti ed hanno il vantaggio di poter riprodurre praticamente qualsiasi materiale: pietra, parquet, marmo, effetto cemento.

 

  • Vetro: le piastrelle sono leggere e facili da installare, anche se un po’ più costose della ceramica.

 

  • Pietra naturale: è la migliore soluzione antiscivolo. Le piastrelle possono essere realizzate utilizzando differenti materiali tra cui marmo, travertino, calcare, ardesia e granito. Le texture disponibili sono numerose e comprendono varianti spaccate, burattate, sabbiate, incise e fiammate. La pietra richiede più manutenzione delle piastrelle di ceramica. Inoltre è probabilmente uno dei migliori materiali per il rivestimento bagno: La pietra naturale come il marmo o il granito dona al bagno una sensazione di lusso, ma è anche più costosa!

 

  • Sughero: calde al tatto, le piastrelle di questo legno sono disponibili in diversi colori e sono naturali. L’installazione a colla non è difficile, ma c’è bisogno di più mani di poliuretano per sigillare la pavimentazione ed evitare che l’umidità raggiunga il sottofondo. Queste piastrelle sono isolanti, fonoassorbenti, antimuffa, anticondensa ed anallergiche. Sono inoltre idrorepellenti, resistono all’umidità, igieniche e si puliscono molto facilmente.

Posa dei rivestimenti bagno

 

Le piastrelle bagno vanno posate:

 

  • sul pavimento della doccia. Ideali quelle in porcellana ed in pietra naturale.

 

  • Sulla parete della doccia, sul soffitto e sulle pareti del bagno. Quest’ultime non hanno bisogno di essere antiscivolo. Possono essere di vetro, ceramica o porcellana. Se stai rifacendo una doccia assicurati che le piastrelle arrivino fino al soffitto. Ciò crea un design più pulito e fa sembrare il bagno più grande.

 

  • Sul pavimento del bagno: qui le piastrelle devono necessariamente avere caratteristiche antiscivolo. Per questo motivo la porcellana e la pietra naturale sono ottime soluzioni, proprio come lo sono per la doccia.

Dimensioni e colori delle piastrelle bagno

 

Più grande è la piastrella bagno, più grande sembra lo spazio.

 

Se hai un bagno di dimensioni ridotte, la soluzione ideale è quella di utilizzare piastrelle di medie-grandi dimensioni sul pavimento. Usando piastrelle più piccole si creerebbero più linee di stuccatura, che possono far sembrare un bagno piccolo ancora più piccolo.

 

Se invece le zone di interruzione fra una piastrella e l’altra si riducono e le fughe vengono colorate allo stesso modo, avrai l’impressione di trovarti di fronte ad uno spazio senza soluzione di continuità.

 

Scegli invece piastrelle piuttosto piccole per le superfici decorative come le pareti ed i soffitti della doccia. Se si scheggiano, quelle più piccole si sostituiscono più facilmente di quelle più grandi.

 

Le classiche piastrelle bianche smaltate sono una scelta molto popolare se vuoi ottenere un design pulito.

Per i piccoli bagni meglio prendere in considerazione i colori più chiari, i quali aiutano a rendere questo ambiente più grande e più luminoso.

 

Per i bagni di grandi dimensioni è possibile invece osare con tonalità più scure e sature, come il blu navy ed i marroni profondi.

 

Anche il contrasto fra le piastrelle chiare sulle pareti e le piastrelle nere sulle pareti è di grande tendenza ultimamente. Un’ottima scelta per un bagno moderno e contemporaneo.

 

Si possono poi mettere maggiormente in evidenza le superfici più piccole con dei giochi di colore. Ad esempio, i soffitti, le pareti delle docce e gli spazi di parete dietro il lavabo possono essere accentuati con motivi a mosaico colorati o con tonalità più sature.

Mosaico, una scelta vincente per il rivestimento bagno

 

Il mosaico può essere l’elemento perfetto per creare un’atmosfera elegante ed unica nel bagno.

 

Solitamente le tessere dei mosaici sono montate su supporti a rete. In questo modo permettono di coprire una superficie più ampia senza doverle posizionare singolarmente. Queste piastrelle più piccole rendono più facile la loro applicazione intorno a tubi e infissi, regalando un look senza soluzione di continuità. Basta tagliare la maglia nella forma richiesta ed installare, proprio come si farebbe con una normale piastrella.

 

I mosaici di solito sono realizzati con frammenti di materiali diversi. Si utilizzano pasta di vetro, ciottoli, smalti di vetro, ceramica smaltata, quadrati d’arenaria, ardesia.

I diversi usi del mosaico 

 

Il mosaico per i rivestimenti del bagno ti permette di essere creativo. Usando i mosaici come particolari elementi decorativi, si riesce a creare qualcosa di totalmente unico in questo ambiente domestico.

Applicazione dei mosaici 

 

A seguire alcuni esempi di applicazione dei mosaici.

 

  • Effetto Spa: se stai cercando di trasformare il bagno in un paradiso rilassante, dove simulare un centro benessere senza uscire di casa, scegli un mosaico dai colori rilassanti in tonalità neutre che ricordano le pietre fredde della terra, come i grigi ed i marroni. Le splendide sfumature tonali del mosaico sono perfette per creare uno schema rilassante.

 

  • Dark: piastrelle in ardesia naturale, ti permettono di portare la natura all’interno del bagno e di creare una nota caratteristica nello stesso. I colori più scuri sono certamente di tendenza in questo momento, quindi valuta la possibilità di combinare il mosaico nero con infissi più scuri e rubinetterie e tubature nere per ottenere un colpo d’occhio davvero unico.

 

  • Multicolor: le tessere di mosaico sono disponibili in una miriade di colori e finiture, ognuna delle quali dona al bagno un taglio diverso. Se sei alla ricerca di qualcosa di veramente unico per il design del tuo bagno, scegli un mosaico che rifletta la luce e porti sulle pareti macchie di colore come il blu, il viola, l’oro, l’argento e il rosso. Una parete caratteristica realizzata con un intero mosaico crea il classico “effetto wow”.

 

  • Effetto natura: le piastrelle di mosaico simili a ciottoli di vetro blu martellato riflettono dolcemente la luce naturale ed artificiale. Sono certamente indicate in una grande cucina, ma sono altrettanto adatte per creare un bellissimo sfondo nel bagno. Se vuoi ricreare uno spazio calmo e sereno, questo tipo di mosaico ti riconcilia con la natura. Per qualcosa di più neutro ma ugualmente ispirato alla natura, puoi prendere in considerazione i mosaici con effetto ardesia, che simulano la pietra naturale senza richiedere però la manutenzione richiesta dal prodotto naturale.

 

 

 

 

 

 

 

Materiali

L’uso della resina nell’arredamento indoor ed outdoor

Con l’arrivo della bella stagione cresce il desiderio di godersi le aree interne delle casa ma soprattutto quelle esterne, vere e proprie “oasi di benessere” in cui concedersi momenti di puro relax. Se hai un giardino, già dall’inizio della primavera, devi pensare a come organizzarlo al meglio, scegliendo l’arredamento giusto, magari in resina, visto che è un materiale che offre numerosi vantaggi. Scopriamoli insieme.

Caratteristiche e vantaggi dell’arredamento in resina

La resina è un prodotto naturale o sintetico, macromolecolare, dotato di proprietà plastiche.

È possibile distinguere tra:

  • resine naturali: materiali organici, trasparenti, di origine vegetale, insolubili in acqua e solubili in solventi organici. Hanno elevato peso molecolare e composizione chimica molto varia; induriscono all’aria e vengono per lo più impiegate nella fabbricazione di materie isolanti, saponi, vernici.

 

  • Resine artificiali o resine sintetiche: si tratta di sostanze plastiche ottenute per polimerizzazione o policondensazione, oppure presenti come tali in natura e rese plastiche attraverso opportuni trattamenti chimici. È il caso delle resine acriliche, alchidiche o poliviniliche.

Si tratta di un materiale innovativo e moderno grazie alla sua versatilità e funzionalità.

Nata per uso principalmente industriale, oggi la resina è ampiamente utilizzata, anche, nell’ambito dell’edilizia privata e dell’arredamento sia da interni che da esterni.

La resina può essere, infatti, impiegata per la realizzazione di mobili caratterizzati da un’ottima estetica e da un’eccellente funzionalità.

Nell’ambito dell’arredamento, sta conquistando il favore di architetti ed interior design che propongono raffinate soluzioni abitative in cui è protagonista.

L’ideazione di nuovi componenti chimici ha permesso la diffusione di questo tipo di rivestimento per mobili e quindi di utilizzarlo in aree come le abitazioni private sotto forma di resine chiamate “resine decorative“.

Negli ultimi anni molte aziende stanno proponendo soluzioni per arredo in resina considerati i diversi vantaggi che quest’ultima offre, quali:

  • resistenza e robustezza. Si tratta di un materiale durevole, che garantisce grande resistenza meccanica alle sostanze chimiche ed all’usura, così come alle variazioni di temperatura e all’abrasione.
  • adattabilità ai più svariati impieghi: viene usata per fabbricare tavoli, sedie, salottini.
  • economicità
  • ridotta manutenzione: la resina è un materiale altamente resistente e solo in casi eccezionali ha bisogno di trattamenti. In caso di danni al film protettivo la riparazione è facile ed economica.

Tipologie, manutenzione e riparazione degli arredi in resina

L’invecchiamento degli arredi in resina è generalmente causato da graffi, abrasioni, cadute accidentali di oggetti. Questi segni del tempo risulteranno più evidenti su arredi cromaticamente uniformi e lucidi, dove anche la minima imperfezione tende a risaltare.

La riparazione di una realizzazione in resina però può essere fatta in tempi brevi non richiedendo costi eccessivi. Qualora ci fossero dei segni di danneggiamento è possibile intervenire sulla fessurazione, riparando la superficie riapplicando la stessa tipologia di resina usata in origine a prescindere dalla sua finitura.

Le resine non richiedono prodotti particolari per la loro pulizia in quanto, essendo impermeabili, non assorbono agenti esterni e facilitano la pulizia della superficie.

Non c’è nulla di più semplice che prendersi cura del mobilio in resina: ti basterà utilizzare una spazzola per spolverare la superficie e rimuovere così lo sporco depositato.

Resine: le varie tipologie presenti in commercio

In commercio esistono diverse tipologie di resina, impiegate per la realizzazione di rivestimenti, ognuna specifica per un particolare uso.

Tra le varie tipologie di resina, le più comuni sono le seguenti:

  • epossidica, un polimero sintetico, dotato di un’altissima viscosità. Per questo motivo, consente una facile lavorazione. È indispensabile che venga diluita con speciali solventi, i quali garantiscono una maggiore impermeabilità delle fibre. Questa tipologia di materiale è ottenuta mediante la miscelazione della resina con un particolare componente indurente. I rivestimenti in resina epossidica sono caratterizzati da un alto livello di resistenza all’usura e agli sbalzi termici, da capacità di idrorepellenza molto elevate. La resina epossidica è reperibile in commercio sotto forma di impasto sia autolivellante che non autolivellante. Con il primo è possibile procedere automaticamente con la messa in posa. Il secondo, invece, necessita di una particolare maestria e manualità.

 

  • Acrilica, è ottenuta mediante la polimerizzazione di molecole acriliche, così da raggiungere prestazioni molto elevate, rispetto alle normali resine impiegate per il rivestimento. Si caratterizza per un’alta elasticità, per la resistenza alle fiamme ed ai mutamenti climatici, per la traspirabilità. È disponibile in commercio in forma liquida e ciò consente una posa immediata e facilitata, rispetto a quella epossidica. I tempi di attesa per il completamento delle superfici in resina si attestano intorno alle 24/48 ore, contro i 7 giorni di quella epossidica.

 

  • Poliestere, viene realizzata miscelando un polimero con fibre tessili o di vetro, così da rinforzare la struttura resinosa e renderla particolarmente resistente agli agenti chimici e alla forza meccanica. Questa particolare tipologia di materiale viene impiegato per il rivestimento di numerosi materiali, tra i quali le lamine metalliche, il cemento, il vetroresina, il legno e la plastica rigida.

La scelta della resina più adatta alle proprie esigenze, dipende dalla destinazione d’uso.

Le peculiarità dei rivestimenti in resina

I rivestimenti in resina vengono scelti ed impiegati per le caratteristiche funzionali che essi riescono a garantire. Essi, infatti, si classificano come i materiali più resistenti ed impermeabili, grazie alla loro struttura continua, priva di fughe.

Allo stesso modo, la resina per rivestimenti è resistente all’usura, agli agenti chimici, ma al contempo molto duttile.

I rivestimenti in resina sono realizzati con materiali che garantiscono le seguenti peculiarità:

  • assenza di sostanze tossiche e nocive
  • assenza di odori forti e sgradevoli
  • estrema duttilità, la quale consente di rivestire qualsiasi tipologia di superficie
  • idrorepellenza
  • impiego ammesso sia in ambienti interni che esterni
  • aspetto estetico elegante ed accattivante
  • pulizia pratica e veloce, consentita dalla superficie unica, priva di fughe

Oltre alle peculiarità sopracitate, i rivestimenti in resina presentano anche degli svantaggi, quali:

  • sensazione di finzione che si riscontra ammirando un rivestimento in resina
  • superficie perfettamente liscia che ricorda la plastica. Questa estetica, può essere rimediata, con l’abbinamento di elementi decorativi e personalizzabili
  • la superficie liscia dei rivestimenti in resina è maggiormente soggetta a graffi e scalfittura
  • la resina può essere posata su qualsiasi tipologia di supporto, ma dimostra una scarsa aderenza sulle superfici in vetro
  • le superfici in resina sono molto lisce, uniformi ed idrorepellenti: una volta bagnate, rischiano di diventare molto scivolose e pericolose

Mobili in resina per la casa e l’ufficio

La resina è un materiale molto gettonato per il rivestimento di molte superfici nell’ambiente sia domestico che lavorativo. Ha un’ottima estetica, poiché riesce a riprodurre l’aspetto di metalli, pietre, cemento, marmo e molti altri materiali risultando più pratica da gestire.

Ha uno spessore ridotto che va dai 2 ai 3 mm e, grazie all’assenza di fughe, dona ai mobili un effetto perfettamente lineare.

Le resine per superfici piane prendono il nome di resine autolivellanti. Quelle adatte a rivestire le superfici verticali, invece sono le cosiddette resine in pasta.

I rivestimenti in resina sono richiesti oggi per la copertura e la realizzazione di qualsiasi tipologia di mobile, ma in particolar modo essi vengono impiegati per la realizzazione di:

  • cucine
  • mobili bagno
  • scale

Grazie alle sue eccezionali caratteristiche di igiene e praticità, la resina viene impiegata per rivestire anche le pareti ed i piani della cucina. La superficie completamente compatta e continua, infatti, garantisce una pulizia immediata e non consente l’accumulo di cibo e di sporco.

Negli ambienti umidi come il bagno, la resina è particolarmente indicata proprio per le sue peculiarità idrorepellenti. È un materiale idoneo e consigliato per resistere alle infiltrazioni di acqua ed alla formazione di muffe.

La trasparenza della resina consente di dare quella particolare alternanza di colorazioni e di materiali che risulta particolarmente indicativa per gli ambienti moderni, soprattutto per la realizzazione di scale sospese.

Il grande impatto estetico è consentito anche grazie all’inserimento di elementi all’interno delle resine, oppure sul fondo. In questo modo è possibile ottenere fondali di piscine, come anche tavoli e complementi d’arredo molto ricercati e apprezzati per la loro particolarità.

 

Materiali

Marmo, materiale nobile per arredare ogni ambiente della casa

Il marmo è un materiale antico e quasi eterno. Utilizzato nella costruzione delle più belle e più note statue ed architetture, come ad esempio il Taj Mahal, il David di Michelangelo ed il Palazzo di Marmo di San Pietroburgo, ha avuto i suoi giorni di gloria. Al giorno d’oggi la bellezza e la versatilità di questa pietra è tornata ad essere molto apprezzata dai moderni designer d’interni.

Il marmo è stato riscoperto come materiale nobile per arredare ogni ambiente della casa, sia moderno sia contemporaneo.

Come arredare casa utilizzando il marmo

Per dare un tocco classico ed allo stesso tempo moderno all’arredamento della tua casa segui questi preziosi consigli.

Colonne di marmo per delineare lo spazio

Il concetto di spazio aperto sta diventando sempre più comune. Che tu viva in un piccolo monolocale o in una spaziosa villa, il layout open space apre lo spazio e lo fa sentire meno soffocante e confinato! Tuttavia, anche se la casa manca di alcune pareti, hai ancora bisogno di delineare lo spazio affinché resti organizzato e non ci sia disordine visivo. In questi casi, il marmo può svolgere questa funzione in maniera eccellente.

Scegli colonne semplici, con bordi dritti e pochi tocchi decorativi per dare allo spazio un aspetto più industrial.

Tieni presente che non c’è bisogno che le colonne si estendano dal pavimento al soffitto. Costruisci una mezza parete con le colonne, la quale servirà a separare gli spazi lasciando all’occhio di vedere anche oltre!

Marmo sulle pareti

Se le pareti ed i pavimenti fossero entrambi ricoperti di marmo, gli ambienti potrebbero sembrare davvero troppo spogli e freddi. Utilizzando il marmo solo su una superficie, hai la possibilità di dare un tocco di atmosfera classica allo spazio, abbinandolo a materiali più moderni.

Puoi utilizzare il marmo sulle pareti della cucina, oppure come alternativa al tradizionale rivestimento del bagno o della sala da pranzo. Puoi anche inserirlo in una stanza utilizzando semplicemente una cornice in marmo lungo tutto il perimetro delle pareti.

Nella camera da letto hai addirittura la possibilità di realizzare in marmo una sola parete, magari solo quella del lato testiera.

Marmo per il pavimento

Se preferisci questo materiale nobile sul pavimento, il salotto è un’ottima scelta poiché è tradizionalmente uno spazio più formale. Puoi valorizzare una sala da pranzo arredata in maniera economica utilizzando il marmo ed aggiungere un tocco di design che faccia risaltare il tavolo da pranzo.

La pavimentazione in marmo dona una sensazione di lusso al bagno principale di qualsiasi tipo di abitazione.

Il marmo lucido è la soluzione di pavimentazione migliore per ingressi e corridoi. Arredarli con un tavolo circolare sormontato da alcuni oggetti di design o con un vaso di marmo ripieno di fiori rigogliosi rappresenta una scelta davvero sofisticata.

Il marmo è sicuramente bello ma molto scivoloso. Fai molta attenzione alle aree di grande calpestio magari posizionando anche un tappeto.

Elementi architettonici in marmo

Scale, caminetti e vasche da bagno ad incasso diventano fantastici complementi d’arredo quando sono caratterizzati dal marmo. Spesso è tutto ciò di cui un elemento architettonico ha bisogno per enfatizzarsi.

Mobili di marmo

Anche se a prima vista potrebbe sembrare scomodo, se abbinato ai pezzi giusti, il marmo è un materiale eccellente per i mobili. È forte, robusto, resiste all’usura ed ai graffi, durerà praticamente una vita!

Poiché il marmo è particolarmente pesante e non è facile da maneggiare, bisogna essere sicuri che il nuovo acquisto si adatti allo spazio.

Non devi per forza attenerti ai colori neutri. Un tavolo di marmo colorato potrebbe aggiungere quel giusto tocco di colore necessario per dare vita al tuo ambiente.

Il marmo è indicato per realizzare i tavoli. Potresti sostituite l’isola di legno della cucina con una fatta in marmo creando una transizione visiva dai fornelli alla zona pranzo.

Puoi donare eleganza al tuo spazio preferito con un tavolino in marmo, oppure usare i tavoli di marmo come mobili da esterno, dato che sono abbastanza resistenti da rimanere ben saldi durante le intemperie e non temono gli agenti atmosferici.

Marmo tra gli accessori e le decorazioni

Accessori in marmo di varie dimensioni ed articoli decorativi in marmo si trovano in commercio sempre più facilmente. Essi ti permettono di “provare” questo materiale, valutandone l’effetto sugli ambienti della casa, prima di sceglierlo definitivamente per arredare ogni ambiente della casa.

Quando osservi gli accessori in marmo, immagina di inserirne nella stanza uno o due al massimo. Un paio di lampade in marmo possono essere un bel punto focale nella camera da letto.

Un portacandele di marmo oppure un set completo da bagno possono regalare un tocco romantico a questo ambiente.

Se hai un budget limitato, puoi indirizzarti verso elementi che si ispirano al marmo, i quali offrono la stessa atmosfera in stile classico ma ad un prezzo decisamente più abbordabile.

Un elemento a parete oppure un tappeto a motivi che imita i colori neutri e le venature naturali che si ritrovano nel marmo potrebbero essere tutto ciò che ti serve per caratterizzare in modo classico ogni ambiente della casa.